Napoli, non c'è tempo per piangere sul latte versato

Rammarico per il pari a Firenze, ma ora testa all'Europa League: giovedì la trasferta a Zurigo

Napoli.  

"Scudetto? Chi non ci crede è fuori dallo spogliatoio." Nelle parole, perentorie, di Kalidou Koulibaly dopo il pari a reti inviolate maturato al “Franchi”, contro la Fiorentina, c'è tutta l'amarezza del Napoli, che ha sciupato la grande chance far sentire il fiato sul collo alla Juventus. Eppure, con Callejon, Mertens e Zielinski, gli azzurri hanno creato in più di una circostanza le occasioni per portarsi in vantaggio peccando, però, di cinismo e maledicendo, sportivamente parlando, Lafont, il portiere della Viola: semplicemente in serata di grazia. Tant'è. Il calcio non è il pugilato e la consolazione che la vittoria ai punti sarebbe stata ampiamente meritata è, oggettivamente, magra. Nella prima partita del dopo Hamsik - che saluterà i suoi ormai ex tifosi proprio in occasione della sfida al “San Paolo”, contro la Juventus - non resta allora che un pugno di mosche; la consapevolezza che la dichiarata volontà di essere pronti ad approfittare di eventuali passi falsi della Vecchia Signora, non si è tradotta in un successo che sarebbe servito a mettere quantomeno pressione a CR7 e compagni, impegnati alle 18, al “Mapei Stadium”, contro il Sassuolo; con un +8 decisamente più confortante rispetto a un eventuale -6 da gestire. "Abbiamo fatto tutto bene al 99 per cento tranne al momento di non concludere a rete.” ha ribadito, girando il coltello nella piaga, Carlo Ancelotti. Non resta, allora, che voltare pagina e gettarsi a capofitto nell'Europa League che, salvo ribaltoni in chiave tricolore, rappresenta l'ultimo vero obiettivo stagionale raggiungibile da Insigne e compagni. Giovedì, alle 21, in casa dello Zurigo, servirà un Napoli più cattivo sottoporta per ipotecare la qualificazione agli ottavi di finale già nella partita di andata. Non resta che affilare le armi, apparse decisamente spuntate contro l'undici di Pioli.