Si parla tanto di un nuovo centro sportivo per il Napoli, forse da troppo tempo. Ormai più di dieci anni fa il problema fu sollevato da Rafa Benitez. Al Napoli serviva una casa “vera”, strutturata e più grande. E pensare che all’epoca il centro sportivo di Castel Volturno offriva di più di oggi. C’era un grande hotel adiacente con tutte le sue strutture annesse. Sempre in quegli anni un restyling tecnico, ma nel tempo l’hotel è stato chiuso (oggi è vuoto e abbandonato) e più volte la sede del Napoli si è rifatta “il trucco”, ma la sostanza non cambia. È un centro piccolo, di certo lontano anni luce da quello dei grandi club. Ne ha parlato Antonio Conte sabato, e non è un caso che ieri il presidente De Laurentiis sia arrivato proprio in sede assieme all’amministratore delegato Andrea Chiavelli. Un incontro con gli eredi della famiglia Coppola, proprietaria della struttura che il Napoli occupa pagando regolare affitto.Il presidente del Napoli sa che trasferirsi non è indispensabile, ma ogni decisione va presa in questo anno, visto che nel 2026 la convenzione scade.
L’idea è proprio questa: visto che lo spazio c’è sarebbe possibile acquistare un’areaadiacente a quella attuale, ma anche la struttura attuale - compreso l’ex campo da golf - rientrerebbe nell’affare. I nuovi spazi (un’area da 300mila ettari a pochi chilometri) per rifare il centro sportivo da capo, lasciando anche l’albergo al Napoli. Solo un’idea, di cui De Laurentiis ha voluto capire la fattibilità, soprattutto dal punto di vista degli adempimenti burocratici. Il tempo di fare una attenta valutazione, e poi il presidente valuterà la soluzione migliore. L’alternativa è il trasferimento altrove, con costruzione del Training Center ex novo. Chiaramente De Laurentiis e Chiavelli hanno salutato Conte e la squadra, ma non ci sono state riunioni operative. Anche l’allenatore attende di sapere se davvero la nuova casa del Napoli potrà finalmente prendere forma.