Lavorare sulla testa, che tanto le gambe vanno da sole, ha pensato a questo Conte negli ultimi giorni a Castel Volturno, nella settimana che precede il big match contro il Parma.
Testa, perché aò Napoli visto domenica sera contro il Genoa è mancata quella secondo Conte, nel non sfruttare le tante occasioni avute per rimpinguare il vantaggio, nel concedere due gol facilmente evitabili, su tutti il secondo con un difensore che svetta modello centravanti nonostante sia stretto tra Billing e Olivera.
No, contro il Parma non sono concesse distrazioni ed è questo che Conte sta chiedendo ai suoi, restare sul pezzo, non perdere gli avversari e punire ogni loro minimo errore, il resto va da sé. Una missione per cui sta catechizzando in particolare i cannibali del gruppo, quelli più abituati a giocare con la pressione addosso: Lukaku, Spinazzola, Di Lorenzo, ma anche McTominay. Saranno loro a dover trasmettere tranquillità e mentalità agli altri, perché a due giornate dal termine e per non rinunciare a un sogno serve vincere, null'altro. Niente orecchie a Milano, che pure la Lega ha legiferato per evitare furbate: ridotto solo a cinque minuti il tempo di tolleranza per l'attesa delle squadre in campo, per garantire totalmente la contemporaneità dei match