Nella serata di domenica 9 dicembre, dopo Benevento-Hellas Verona, era circolata voce con effetto tam tam che la terna arbitrale di quella gara composta dall’arbitro Piccinini di Forlì, davvero scarso e gli assistenti Magnotta di Nocera Inferiore e Marchi di Bologna, era stata vista in un pub al corso Garibaldi. I tre mentre mangiavano attraverso l’iPad guardavano e riguardavano sul sito di Dazn gli highlights della gara da loro diretta con i replay che in maniera implacabile mostravano le numerose irregolarità della rete convalidata agli scaligeri e che aveva deciso il risultato del match, successo corsaro del Verona per 1-0 al Vigorito. Addirittura, sempre secondo le voci di popolo, nel terzetto, abbastanza corrucciato e preoccupato sarebbe venuta fuori anche l’escalamazione: “…ci siamo giocati la promozione con questo errore”, ascoltata da alcuni vicini di tavolo, sicuramente tifosi giallorossi.
Possono rassicurarsi invece i tre. Infatti possono tranquillamente continuare a… sbagliare perché resteranno impuniti come dimostra il fatto che non sono stati “fermati” come avviene solitamente per punire gli ufficiali di gara che sbagliano, dagli organi competenti. Scandalosamente, infatti, scenderanno in campo anche nella ormai imminente diciassettesima giornata del campionato di serie B.
Il maggiore colpevole del terzetto, l’assistente, una volta chiamato guardalinee, Daniele Marchi della sezione di Bologna, tra l’altro neopromosso, è stato designato per Spezia-Palermo, addirittura uno dei big match del prossimo turno, con Ros di Pordenone come arbitro. Una scelta che conferma di come il governo dei fischietti sia in una fase di confusione ed anarchia totale che non riguarda una sola categoria ma ormai tutte. Non ci si può lamentare del livello basso se non si fa meritocrazia, del calo delle vocazioni arbitrali, se l’Aia viene gestita in questo modo e si trasmettono all’esterno messaggi di un livello tecnico davvero bassissimo. E dire che sono tutelati, pagati, pubblicizzati…
Pensate che Marchi in occasione del gol di Matos, non ha segnalato le posizioni di fuorigioco dello stesso marcatore, del compagno di squadra Di Carmine che ha partecipato attivamente all’azione ed il fallo sul portiere sannita Montipò commesso sempre da Matos. Insomma di tutto di più. Roba che persino un miope avrebbe visto. Su tre, almeno una irregolarità… Lo stesso Marchi aveva in precedenza fermato per un fuorigioco inesistente il giallorosso Coda (era in gioco di circa 40 centimetri). Chi ha amnesie simili deve essere fermato, non si può dire che “può succedere…” perché parliamo di sviste clamorose e naturalmente non penso assolutamente alla malafede.
Ma attenzione, cari Morganti (il nome del designatore ascolano della Can B), Brighi e Coppelli (i suoi vice), che così scherzate sul destino delle squadre, delle persone, degli investimenti milionari. E mi spiego subito. Il Verona alla vigilia della gara di Benevento era contestatissimo, in piena crisi di risultati, fuori dai play off e con l’allenatore Grosso a rischio esonero. Grazie a quel successo legato a quel gol irregolarissimo ha cambiato marcia ed addirittura ora è al quarto posto. Dall’altra parte il balbettante Benevento era in ripresa e dopo quel ko è ripiombato in crisi, con la panchina di Bucchi traballante.
Mi fermo così, superfluo aggiungere altro. Questa gente decide tutto e se non è all’altezza merita di stare a casa a riflettere, fare ripetizioni, allenarsi, cercare di crescere. Stiamo parlando di un campionato di serie B, non di un torneo aziendale amatoriale.
Fermate il guardalinee Marchi e non solo lui… Restituiamo credibilità.

