3 partite 9 punti, 5 gol realizzati e 2 incassati, Veneto terra benedetta e soprattutto di conquista, con i giallorossi a punteggio pieno. Il Benevento i tre exploit esterni del girone d’andata li ha ottenuti tutti nel profondo Nord-Est. Ieri sera più di un tifoso ha lanciato la proposta: giochiamo sempre nel Veneto, almeno le partite in trasferta… In effetti lassù le cose vanno puntualmente bene alla truppa di Bucchi. 3-2 al Penzo di Venezia, 1-0 al Venturato di Cittadella e poi il recentissimo successo all’Euganeo, tra nebbia, freddo polare e qualche inopportuno, visto il momento delicato e particolare, stupido coro razzista. I giallorossi hanno fatto festa lontano dal Vigorito dopo una astinenza interminabile, ben 92 giorni. Era il 25 settembre, sempre in un turno infrasettimanale quando grazie ad una bellissima staffilata dello spagnolo Raul Asencio i sanniti si imposero proprio a Cittadella.
Il valore del successo contro i biancorossi scudati è più che doppio, perché consente di battere il tabù dei successi in trasferta, di dare una ulteriore iniezione di fiducia ad una squadra che ha ancora problemi e non gioca bene, ma si sa che la vittoria è la migliore medicina per migliorare e crescere, ma soprattutto perché consente ai giallorossi di restare agganciati al plotone delle grandi e di restare in corsa per tutti gli obiettivi ad una giornata dal giro di boa e dalla lunga sosta.
Pragmatismo e cinismo, l’abbiamo sempre detto, sono fondamentali nell’inferno della B dove conta anche avere una difesa ermetica ed in questa ottica bisogna dare atto che con la ritrovata voglia, il promettentissimo Montipò tra i pali e il modulo 3-5-2 tra l’altro anche meno prevedibile dello scolastico 4-3-3 che Bucchi ha fatto attuare per più di metà girone d’andata, le cose sono cambiate.
Tornando al Veneto ed ai patavini con i quali c’è in comune la storia di tanti ex come Enzo Bozzi, Nino Di Nardo, Giorgio Tosetto, peccato che ancora non sanno, alcuni di loro, che Benevento è città-capoluogo, con una storia ultra-millenaria fatta di gloria, storia ed una immensa civiltà, e che non è provincia di Napoli… Inopportuni, fuori luogo e stupidi quei cori di odio razziale, ma ci fermiamo così perché le stupidaggini non meritano troppo spazio e poi non dimejtichiamo che il Veneto quest’anno è terra amica…

