Perle di vetroil commento di Federico Festa

L'amore vince sempre, non solo amici all'Asl di Morgante

Da San Nicola a Calitri, il fortunato caso del consigliere Genua

l amore vince sempre non solo amici all asl di morgante

Certe coincidenze continuano a essere stucchevoli. Come in una commedia dell'arte, quando si tratta di sanità, in provincia di Avellino, le fortune continuano a capitare soltanto a determinate persone.

Pensate a Pizzuti, il manager la cui partenza dal Rummo di Benevento è stata salutata con tripudi di putipù e scetavaisse.

Ferrante, il direttore generale che gli è subentrato, dopo essersi fatto un giro tra corridoi e reparti ha detto di essersi sentito come a Kabul, tanta la devastazione (soprattutto mentale) in cui si è imbattuto.

Bene, Pizzuti non solo è stato promosso dal governatore De Luca per “gli alti meriti acquisiti sul campo”: fuga dei primari, attrezzature obsolete, personale carente, logistica da terzo mondo, persino incendi che hanno lambito i reparti nel corso delle rarissime ristrutturazioni. No, non bastava. Visto che per creare l'azienda ospedaliera San Pio, di fatto annettendo un ospedale distaccato, il Sant'Alfonso dei Liguori di Sant'Agata de' Goti, è riuscito nell'impensabile obiettivo di raddoppiare i plessi diminuendo i posti letto, ora a Pizzuti è stato affidato il compito di risolvere l'annosa questione dell'ospedale di Solofra. La mela avvelenata di cui l'Asl si è liberata volentieri, dopo aver taroccato l'ospedale di Monteforte. Solofra è un ospedale vero a metà. Ci sono i reparti ma non ci sono. I pazienti possono entrarci, chiedere qualsiasi tipo di assistenza, ma alla fine nell'80 per cento dei casi vengono amorevolmente sbrogliati altrove.

Immaginate Pizzuti che al Rummo (parole del nuovo manager Ferrante) ha lasciato una carenza di oltre cinquecento persone tra medici e infermieri, con un pronto soccorso allo spasmo, occuparsi del pronto soccorso del Moscati come suo primo atto aziendale.

Gli è andata anche di lusso al paziente ricoverato d'urgenza ad Avellino e visitato su una sedia. Già, perché quando è caduto dalla sedia (manco le barelle nei corridoi hanno, peggio del Cardarelli) e si è ferito, qualcuno a mettergli i punti, avendo la disponibilità di ago e filo, almeno c'era. A Solofra una cosa del genere non è affatto scontata.

La sanità è fortuna. Una commedia dell'arte. Tocca a chi tocca. A Pizzuti, per ora, è andata sempre di lusso. Pensate che la collega Maria Morgante gli ha assunto la compagna come direttrice sanitaria all'Asl: incarico fiduciario per “alti meriti curriculari”.

Gli stessi meriti, qua si tratta proprio di una fortuna sfacciata, che si è visto riconoscere Carmine Genua, casualmente anche consigliere comunale di San Nicola Baronia, nell'amministrazione guidata da Giuseppe Moriello, marito della dottoressa Morgante. Assunto all'Asl grazie a un concorso che lo ha premiato con un inatteso scorrimento di graduatoria, Genua (che non conosciamo e che sicuramente sarà una persona capace e professionalmente preparatissima) ha chiesto e ottenuto l'aspettativa dopo che il Ministero dell'Istruzione lo ha assunto in un istituto scolastico di Calitri.

A tal proposito, un lettore (Mario Grasso) ci scrive ponendosi una domanda: se il dott. Genua Carmine è stato assunto nell’Asl Avellino il 16-07-2019 come ha fatto a produrre domanda da assistente amministrativo del MIUR per svolgere le funzioni di DSGA per l’anno scolastico 2019/2020, visto che è stato convocato il 29 agosto e nominato il 3 settembre?

Vuoi vedere che l'incredibile sensibilità di Maria Morgante verso gli amici, la famiglia e l'amore dei suoi dirigenti abbia in qualche modo contagiato anche Rosa Grano, granitica dirigente scolastica provinciale di Avellino?