Perle di vetroil commento di Federico Festa

Il record di Puglianello e la cena dei cretini

Come la politica di Forza Italia è diventata una macchietta tra quattro comparielli

il record di puglianello e la cena dei cretini

Hanno dissolto un patrimonio di consensi leader in Campania fino a poco tempo fa

È quasi notte. Le urne hanno già mostrato tutto il disastro. Lo strambo del paese irrompe in uno scenario logoro e decadente, gridando: “Puglianello è mia, Puglianello è mia”.
È la comica finale di uno che pensava di fare politica mettendosi alla guida di quattro comparielli, pure loro frastornati dai cambiamenti e dalla realtà di tutti i giorni che, inesorabilmente, li supera.
(Dissolvenza).
Fulvio Martusciello, figlio degli anni ruggenti del berlusconismo e dei nominati a vita per grazia ricevuta, con quella nota sull'incolpevole comune beneventano fatta rilasciare dal suo ufficio stampa, ha dimostrato come la verità possa trasformarsi in una macchietta.
Con quattro righe ha fotografato un disastro, firmando il capolavoro della sua improvvisazione: Puglianello è il comune più azzurro d'Italia, ha detto.
Ora, giusto per comprenderci.
Forza Italia in Campania è passata dai 405mila voti del 2015 ai 121mila di lunedì scorso, perdendo 5 dei 7 consiglieri che aveva in Regione.
Però, la riflessione di Martusciello, che manco la Settimana Incom si sarebbe intestata nonostante la deferente devozione alla propaganda del Ventennio, è su Puglianello che prende il 60,4% delle preferenze, grazie alla ragguardevole cifra di 545 voti.
È il peso politico dell'uomo.
Sempre per capirci: Forza Italia aveva il 22,2% nel 2015. Oggi è al 5,9%, Puglianello compresa.
In un mondo normale, Martusciello avrebbe dovuto chiedere scusa a tutte quelle persone che, con un minimo di rappresentanza e di onore sui vari territori, lui ha preso a calci in faccia, aiutato dai comparielli che non vogliono mollare l'osso: hai visto mai che ci scappa un'altra legge elettorale che porta le capre in Parlamento... sono altri cinque anni a sbafo.
I paradossi che ha realizzato il padrone di Puglianello (con tutto il sacrosanto rispetto che si deve alla democrazia di quel comune, ovviamente) è che adesso, a Benevento, Clemente Mastella guida un comune eletto dal centrodestra stando in una coalizione di centrosinistra.

Con il Pd che per mantenere un minimo di dignità, di tanto in tanto, ricorda di essere all'opposizione e al lavoro per l'alternativa (si vota l'anno prossimo). Nella realtà, il bilancio comunale di Mastella è stato approvato grazie al Pd e alle voci che da palazzo Santa Lucia chiedevano “responsabilità” ai consiglieri di una oramai ex opposizione.
E dire che l'avvocato Andrea De Longis senior, nominato coordinatore a Benevento da Martusciello, aveva minacciato espulsioni dal partito per tutti coloro che dagli scranni di Forza Italia avrebbero approvato i conti del Comune: tradotto, il loro lavoro in questi anni.
Passi la diserzione dalla coerenza, passi la scollatura dei partiti dalle ideologie, passi la politica frou-frou che salta, disinvolta, sui carri del vincitore e non guarda un metro oltre il proprio naso, ma alla povera Molly Chiusolo, approdata in Consiglio a Benevento con “Noi sanniti per Mastella”, schierata appena un anno fa tra i migliori di Forza Italia per le Europee, ora diventata segretaria provinciale di “Noi campani per Mastella”, un centro di gravità lo vogliamo dare o dovrà continuare a cambiare idea sulle cose e sulla gente a differenza degli ex amici di Puglianello?