Perle di vetroil commento di Federico Festa

Tra cicuta e tazze 'e café, chi tesse, chi trama, chi conta

Le comunali di Avellino al centro di uno scontro senza precedenti

Cosa ci fa Francesco Todisco, consigliere regionale di Articolo Uno (ex Pd), in compagnia di Enza

Ambrosone, capogruppo uscente del Pd in consiglio comunale, in un bar al centro città?

Il dialogo, tra i due, è serratissimo.

E' solo un segnale. Gli almeno dieci aspiranti sindaci all'interno del Pd e, più in generale, all'interno dell'area di centro sinistra iniziano a tessere trame, rapporti. Si misurano i consensi, le possibilità personali.

Enza Ambrosone, da sempre in consiglio, dovrebbe finalmente trovarsi un ruolo che non la releghi a ex di qualcosa (ex enfant prodige, ex area popolare, ex unione democratica) ma che la proietti lontano dall'immagine di truppa al seguito. L'idea di candidarsi a sindaco l'accarezza da diverse consiliature, poi spunta sempre qualche ostacolo. Lei, insomma, ci prova a fare rete.

Sondaggi preliminari avviati anche dall'ex assessore nonché vice sindaco Maria Elena Iaverone, che con Paolo Foti sindaco, probabilmente, ha vissuto la sua massima stagione politica: difficilmente avrà chance di partito.

Chi, invece, ha già deciso tutto è l'ex consigliere comunale Adriana Percopo.

Eletta a sostegno del candidato di centro sinistra Nello Pizza, Percopo nel corso dei mesi di vacche magre ha via via smussato le sue ostilità verso la traballante maggioranza 5Stelle dei Ciampi, facendosi intruppare nel gruppo (la maschera è platealmente caduta nel corso dell'ultima seduta di consiglio, quando si è trattato di votare la sfiducia e di contarsi) dei “pilatisti”, ovvero quelli che dovendosi sempre tenere pronti a qualche abboccamento preferiscono astenersi.

La Percopo avrebbe stretto alleanze con Luca Cipriano, portando in dote una manciatina di voti ma un cognome che rimanda a cose più impegnative. Per Cipriano, cxhe pur di allargare sembra sbragarsi, piuttosto che un "mai più" con Percopo si tratta di un irpino "...nata vota".

Insomma, il centro sinistra o trova un nome che mette tutti a tacere o dovrà fare ricorso agli spalloni, i portatori di voti che abituati ad attraversare il confine partono digiuni con il Pd e finiscono sazi da qualche altra parte.

Nel centro destra l'encefalogramma non dà segnali percepibili, sul taccuino le pagine sono vuote e sole come le particelle di iodio dell'acqua. Ines Frungillo avrà sicuramente un pensiero su cosa fare, ma lei è una intimista della politica: la fa ma non sa ancora bene perché.

La vera lotta, quella che lascerà feriti e morti i cui corpi verranno fatti sparire, è quella all'interno dei 5Stelle. Carlo Sibilia, che s'inebria dell'aria frizzantina dei quartieri periferici della città, ha ripreso in soffitta il “piccolo chimico” con cui giocava appena qualche anno fa per studiare pozioni a base di cicuta. Il sottosegretario nega le opposizioni interne, ancxhe se Tiziana Guidi e Antonello De Guglielmo sono ufficialmente candidati. Non le vede. Non crede che esistano. Un po' come lo sbarco del '69 sulla luna. Al massimo le cancella. E se fa come chiude i cantieri, ci riesce.