Chiusure punti nascita: protestano gli studenti

Gli allievi del Liceo scientifico di Padula: "Sono nato a Polla"

Padula.  

Il Liceo Scientifico “Carlo Pisacane” di Padula fa sentire la propria voce contro la decisione di chiudere il punto nascite dell’ospedale di Polla e questa mattina ha manifestato la propria contrarietà alla decisione presa dal Ministero.

“Io sono nato a Polla” la frase riportata su cartelloni e striscioni preparati dagli alunni di tutte le classi ed esposti nel cortile dell’istituto. Una frase che suona come la ferma convinzione di rivendicare il proprio diritto a nascere nel territorio del Vallo di Diano, contro qualsiasi tentativo di emarginare le aree interne privandole dei servizi essenziali, “contro l’applicazione cieca di una legge che non tiene conto delle specificità e delle esigenze delle famiglie del territorio che in questo modo saranno obbligate ad andare altrove alimentando il fenomeno della cosiddetta “migrazione sanitaria” precisano in una nota.

Sul caso è intervenuta anche la deputata di Forza Italia Marzia Ferraioli che ha presentato un'interrogazione urgente al Ministro della Salute Giulia Grillo per chiedere "quali provvedimenti intenda assumere affinché i punti nascita di Piedimonte Matese, Polla e Sapri possano essere riammessi nella deroga prevista per le aree disagiate del territori.

L’equilibrio finanziario della sanità nella Regione Campania continua a realizzarsi non attraverso il taglio degli sprechi ma esclusivamente attraverso la sottrazione di servizi essenziali alle popolazioni periferiche – ha precisato la Ferraioli -. Un provvedimento che, contrariamente a quanto da tempo annunciato dal presidente della Regione Campania, andrà sicuramente a favorire la migrazione sanitaria che non porterà ad un risparmio ma ad un ulteriore aggravio della spesa sanitaria. "Chiedo al Ministro: Quali elementi si intendono fornire sui fatti descritti; quali iniziative - anche di carattere normativo - il Ministro interrogato intenda assumere, per quanto di competenza, a tutela della salute e della incolumità dei cittadini; quali mezzi possa, per quanto di competenza, apprestare per arginare il fenomeno della migrazione sanitaria", conclude la deputata di Forza Italia.

Proteste anche a Buonabitacolo dove è stata organizzata una raccolta firme per osteggiare queste chiusure che saranno effettive dal primo gennaio del 2019.

Sara Botte