"Mio figlio massacrato di botte e gli aggressori fascisti si vantano sui social"

Salerno, la denuncia della madre di Raffaele: naso rotto dopo una serata in centro

mio figlio massacrato di botte e gli aggressori fascisti si vantano sui social
Salerno.  

"Ho riflettuto a lungo prima di pubblicare questo post. Non ero certa che fosse la scelta migliore, soprattutto per la serenità di Raffaele. Forse, però, è giusto raccontare ciò che è accaduto, non fosse altro che per cercare di evitare che in futuro, in città, possano accadere eventi simili". Comincia così il post sui social della mamma di Raffaele, giovane salernitano massacrato di botte durante una serata in centro a Salerno.

"Sabato sera Raffaele è stato aggredito, di spalle, da due ragazzi più grandi che neanche conosceva, probabilmente reo, ai loro occhi, di avere un fisico prestante e un bel casco in mano. La diagnosi che ne è risultata è di trauma cranio-facciale, frattura scomposta del setto e di tutte le ossa nasali, lesioni agli zigomi che hanno richiesto alcuni punti di sutura ed escoriazioni varie - il terribile bilancio -. Di tutto ciò abbiamo sporto regolare denuncia e gli amici presenti sono riusciti anche a risalire alle generalità degli aggressori e al numero di targa del motorino su cui viaggiavano, fornendoli puntualmente alle forze dell’ordine".

Ma qui si apre un altro capitolo, denunciato con rabbia dalla donna: "Raffaele è stato operato e oggi, dopo aver guardato il profilo social di uno di questi delinquenti, su cui si vantava delle sue “follie”, e in assenza di notizie al riguardo, ho telefonato ai carabinieri per sapere se ci fossero novità. Tra l’altro, quella notte, in zone diverse della città, sono stati aggrediti con modalità simili altri due ragazzi con modalità simili, eppure, nemmeno i giornali ne parlano. Bene, mi è stato risposto che sono ancora in corso gli accertamenti e che, in ogni caso, non devo pensare che gli aggressori possano essere arrestati…sono “bravi ragazzi”. Bravi ragazzi che praticano il pugilato, inneggiano al fascismo, massacrano loro coetanei per gioco e dormono sereni nei loro letti, mentre mio figlio impiegherà mesi per riprendersi. Ho solo un commento da fare al riguardo e me ne assumo pubblicamente la responsabilità: vergogna", il duro atto d'accusa di una mamma che si sente presa in giro.