Una delle migliori sorprese di questa stagione è sicuramente l’impatto che Tiago Casasola ha avuto da quando è arrivato a Salerno. Tesserato nel calciomercato di riparazione, l’ex Alessandria ha in poco tempo scalata le gerarchie della rosa, diventando punto fermo della formazione di Colantuono. Di questo, però, non è rimasto sorpreso Pasquale Sensibile, ex ds del Trapani, il quale attraverso le pagine de Il Mattino ha analizzato le migliori caratteristiche dell’argentino:
«Ma non bisogna essere sorpresi, di sicuro io non lo sono, Tiago ha delle potenzialità enormi, da quello che so mister Colantuono l’ha voluto fortemente e la Salernitana ha fatto davvero bene a puntare su di lui».
Ragionando in ottica futura che margini di miglioramenti ha l’argentino?
«Notevoli, parliamo di un calciatore che ha un cervello evoluto e che sa essere sempre molto lucido. In più sa che ha delle potenzialità e sa che non deve smettere di lavorare per metterle sempre di più in mostra, e poi non dimentichiamoci che ha già nel suo curriculum un’importante esperienza internazionale. Personalmente sono molto legato a Tiago e gli auguro le migliori fortune».
Questione tattica: meglio terzino destro o difensore centrale?
«La storia dice difensore centrale, ma due stagioni fa ai tempi del Trapani ci fu l’intuizione da parte di Calori di proporlo come terzino in una difesa a quattro. In quel momento si è aperto un nuovo mondo, Tiago si è poi convinto del tutto a giocare in quel ruolo che di fatto gli permette di sfruttare al meglio il suo senso del gol ed anche la sua possente struttura fisica. In pratica è un giocatore moderno».
Volendo proiettarsi già alla prossima stagione sarebbe giusto ripartire anche da Casasola?
«Ovviamente le scelte sono della Salernitana e non voglio sostituirmi a nessuno, ma è chiaro che investirei grande fiducia anche per il futuro su Tiago. Anzi, non sarei sorpreso se in estate arrivassero già delle richieste importanti da parte di altri club».
Ma in attesa del futuro c’è il presente che incalza, sabato pomeriggio sfida casalinga contro il Cesena.
«Uno scontro semi diretto ma che tenendo conto dei vari cambiamenti che avvengono in serie B diventa un vero e proprio scontro diretto. Sarà una gara complicata, per entrambe, ma che varrà doppio. Tenendo conto dell’esperienza di Colantuono, del valore dell’organico e della spinta dell’Arechi credo che la Salernitana possa portare a casa la vittoria».
Da settimane si parla insistentemente della famosa quota dei 50 punti, basteranno davvero per ottenere la salvezza?
«Penso proprio di sì, sarà la soglia utile per scrollarsi di dosso qualsiasi tipo di paura. Del resto le partite stanno diminuendo ma soprattutto tra i granata e la zona playout c’è un bel numero di squadre e poi da qui in avanti ci saranno diversi scontri diretti e quindi qualcuno dovrà inevitabilmente perdere qualche punto per strada».
Otto partite e tutto è ancora in bilico, ma c’è ancora il pericolo che la Salernitana possa rientrare nelle sabbie mobili della classifica?
«Il rischio può esserci ancora. In cadetteria può accadere di tutto tenendo conto delle ventidue formazioni e quindi della lunghezza del torneo, solo la serie B inglese avendo ventiquattro club al suo interno è più complicata da questo punto di vista. Colantuono, comunque, conosce la categoria e sa gestire questi momenti, nulla vieta che possa anche accadere l’esatto contrario e ritrovarsi in zona playoff, a quel punto se dovesse davvero accadere avrei davvero paura di affrontare la Salernitana».
Redazione sport
