Come abbiamo rimarcato in un dettagliato articolo pubblicato ieri mattina (clicca qui), la presenza di almeno 500 salernitani all'Olimpico per assistere alla sfida tra Roma e Barcellona non lasciava presagire l'inizio di alcun gemellaggio contrariamente a quanto riportato altrove anche in base ad alcuni video diffusi sui social. Sebbene il popolo giallorosso abbia accolto con grande affetto i "colleghi" granata ringraziandoli per il loro sostegno e ricordando con sincera ammirazione l' "invasione" del 1998 (con il settore ospiti gremito da quasi 15mila persone ed un boato liberatorio al gol di Song), le due curve non sanciranno nessun amicizia ufficiale pur avendo condiviso una serata dalle forti emozioni, un qualcosa di troppo bello per non far venire i brividi anche a chi non è tifoso della Roma, ma che ha dato un contributo importante per la realizzazione d un'impresa sportiva che resterà per sempre nella storia del calcio italiano. Il capo ultras della curva Sud Mino Caputo, presidente della Nuova Guardia e punto di riferimento per vecchie e nuove generazioni, sulla propria pagina facebook ha fatto definitivamente chiarezza scrivendo quanto segue: "A chi crede ancora alle FAVOLE di qualche BUFALA dei SOCIAL : essere stati ieri a Roma non vuol dire GEMELLAGGIO, LE AMICIZIE, SONO PERSONALI E RESTANO TALI. DETTO QUESTO, CHI VIVE NEL MONDO ULTRAS, LO SA BENE CHE LE CURVE È LA CURVA SONO IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO. LA NOSTRA UNICA FEDE È LA SALERNITANA". Il post ha fatto immediatamente il giro del web e in tantissimi hanno commentato ricordando che l'unica cosa che conta, ora più che mai, è sostenere la Salernitana in una partita che deciderà la stagione e che potrebbe consegnare virtualmente la salvezza. Perchè a Salerno gli ultras e i veri tifosi continueranno a piangere, a soffrire e ad emozionarsi soltanto per la maglia granata e il cavalluccio marino.
Gaetano Ferraiuolo
