Dalla tragedia al gemellaggio: sabato festa all'Arechi

Ultras uniti nel ricordo di tanti tifosi che non ci sono più e di Roberto Bani

Salerno.  

Non sempre disordini o sfottò tra tifoserie avversarie, per fortuna ci sono le amicizie e i gemellaggi che durano anche nel tempo. Se con Bari e Reggina i rapporti di fratellenza durano ormai da decenni e si sono consolidati con il tempo anche grazie alla- relativa- vicinanza geografia che permetteva alle curve di garantire presenza sugli spalti quasi tutte le settimane,  con il Brescia,si sta rinsaldando quotidianamente una bella e sincera amicizia, merce rara tra piazze del Nord e del Sud che, per antonomasia, sono spesso rivali.. Tutto è cambiato all'improvviso e purtroppo in seguito ad una tragedia che ancora oggi rappresenta una ferita aperta nel cuore di tutti, precisamente dopo che il 4 maggio 1997 in un Brescia-Salernitana, Roberto Bani, tifoso delle rondinelle nell'intervallo di gara cade e batte la testa violentemente sui gradoni dell'Arechi con epilogo fatale dopo sei giorni di ricovero all'Ospedale San Leonardo di Salerno. Proprio in quella circostanza l'intera tifoseria granata seppe stringersi al fianco della famiglia e della torcida biancazzurra con grande cuore e senso di responsabilità, un gesto che non passò inosservato e che diede vita ad un gemellaggio proprio in onore di chi aveva perso la vita all'Arechi per seguire la squadra del cuore in una delle tante trasferte con gli amici di sempre e che mai avrebbero pensato che per Roberto sarebbe stato l'ultimo viaggio. Dilungarci in troppe parole sembrerebbe retorico, dunque preferiamo raccontare del rapporto tra bresciani e salernitani attraverso una nota ripresa dal blog “La Tifoseria Bresciana” pubblicata un anno e mezzo fa in occasione di un'amichevole di beneficenza denominata “Tutti uniti per Francesco”, quando fu indetta un'amichevole Darfo-Brescia per raccogliere fondi, un po' come accadde per Armandino:

"Brescia-Salernitana: un gemellaggio che si rafforza ogni anno!

Non tutti sanno che questo gemellaggio è da ricondurre sostanzialmente al 4 Maggio del  1997 (anche se l’amicizia è nata già prima ) ,  tredicesima giornata del campionato di Serie B, la Salernitana ospita le rondinelle  che alla fine della prima frazione di gioco sono sotto per 3-0. Durante l’intervallo nel settore ospiti accade la tragedia: Roberto Bani  (ultra del Brescia) batte in maniera violenta con la testa sui gradoni dell’Arechi. Dopo 6 giorni all’Ospedale di Salerno, Roberto volò in cielo.I salernitani sconvolti dall’accaduto raccolgono contributi per aiutare la famiglia di Roberto, stessa cosa ovviamente  fanno i supporter bresciani.I sostenitori campani cercarono  di stare vicini alla famiglia di Roberto nei giorni della sofferenza, con ospitalità e solidarietà.Negli anni si susseguono tanti striscioni: “Roby-Salerno. Uniti nel cuore: grazie”  il messaggio dei bresciani , ” Roberto Bani: un ultras non si dimentica”, il messaggio dei campani. Negli  ultimi anni la tifoseria granata non ha mai fatto mancare la sua vicinanza alla tifoseria bresciana sopratutto dopo la morte di Andrea Toninelli, tifoso bresciano morto dopo l’incidente di ritorno dalla trasferta di Livorno.“Da Ciro a Vincenzo, da Simone a Giuseppe, da Aldo fino al Siberiano. Rendiamo omaggio all’Amico Salernitano”. Questo lo striscione invece esposto nella Curva Nord del Brescia all’ingresso in campo delle squadre a settembre. Un messaggio che è stato accolto dagli applausi dei sostenitori del “cavalluccio. Non importa quale sarà il risultato , di sicuro anche questa volta sarà una festa sugli spalti". Inutile aggiungere altre parole: Brescia e Salerno hanno già vinto...

Gaetano Ferraiuolo