Serie B, prossimo turno: le "piccole" contro le "grandi"

Salernitana virtualmente salva se vince. Il Pescara si gioca tutto a Terni

Salerno.  

Cinque giornate alla fine del campionato e punti in palio sempre più pesanti e che potrebbero cambiare il destino di alcune squadre apparentemente spacciate, ma che si stanno legittimamente aggrappando a tutto pur di alimentare la fiammella della speranza. Il primo verdetto ufficiale potrebbe riguardare l'Empoli che, al termine di una cavalcata trionfale che ha visto in Andreazzoli un protagonista assoluto, festeggerà quasi certamente l'aritmetica promozione in serie A in un Castellani che, finalmente, presenterà un colpo d'occhio d'eccezione dopo tante settimane di appelli caduti nel vuoto. Almeno seimila i supporters biancoazzurri che renderanno merito ad un gruppo di giocatori che ha dato spettacolo in casa ed in trasferta segnando gol a grappoli grazie alla coppia Coda-Donnarumma e che ha messo in vetrina le qualità di elementi esperti (Gabriel, Provedel, Brighi, Pasqual, Maietta) ed altri più giovani (Bennacer, Zaic, Di Lorenzo), ma destinati ad una grandissima carriera. Il Novara di Di Carlo, in caduta libera, ma spesso prolifico ed imprevedibile lontano dal "Piola", non vorrà certo svolgere il ruolo della vittima sacrificale e proverà in tutti i modi a ribaltare pronostici apparentemente scontati, ma l'Empoli ha tutte le carte in regola per chiudere il discorso anzitempo e tornare con pieno merito in A appena 11 mesi dopo una retrocessione clamorosa e inaspettata, soprattutto per come maturò sul rettangolo di gioco. Spettatori interessati anche quei club che lottano per evitare la retrocessione e che, sportivamente parlando, "tirano i piedi" ai piemontesi che potrebbero addirittura decidere di affidarsi a Corini per le ultime 4 gare in caso di ulteriore passo falso; l'Ascoli, ad esempio, proverà a sfruttare il momento shock del Perugia spinto da 8000 spettatori e dalla carica di un allenatore, Cosmi, che ha voglia di entrare nella storia del sodalizio bianconero mettendo lo sgambetto a quella società che gli permise, nel lontano 2000, di esordire in serie A con ottimi risultati.

Il big match è quello tra Ternana e Pescara, con gli umbri che hanno riconquistato la gente dopo un anno di freddezza e disincanto vincendo in rimonta e con pieno merito l'attesissimo derby di Perugia. Il Liberati sarà una bolgia come non si vedeva da tempo, una vittoria potrebbe trasformare in realtà quello che un mese e mezzo fa sembrava soltanto il sogno utopistico del più scatenato degli ultras rossoverdi. Dal canto suo il Pescara di Pillon (5 punti in 4 gare assai proibitive) non può permettersi di sbagliare per evitare un finale da brividi e che nessuno, in riva all'Adriatico, avrebbe immaginato ad inizio stagione, quando Zeman e Sebastiani sembravano pronti a guidare un gruppo di giovani di belle speranze verso l'immediato ritorno in massima serie prima di un crollo psicofisico e tattico nel girone di ritorno. Sembrano gare senza storia Bari-Entella (ma i pugliesi sono stati contestati ancora dal pubblico, nonostante l'1-1 di Foggia), Pro Vercelli-Parma (ducali in emergenza, ma i piemontesi hanno un piede e mezzo in serie C nonostante il buon lavoro di mister Grassadonia) e Cesena-Frosinone, ma Castori in casa ha messo in difficoltà quasi tutte le big del campionato e sa bene che non sono ammessi ulteriori passi falsi. Tutto da decifrare Spezia-Cremonese: i liguri, un tempo imbattibili al Picco, ospitano una squadra che ha cambiato allenatore (a inizio stagione Mandorlini sembrava dovesse firmare proprio per i bianconeri), che ha sette titolari in infermeria e che non vince dalla prima giornata del girone di ritorno. Lo Spezia, apparentemente senza obiettivi, ha già la testa in vacanza o cercherà il miracolo sportivo nelle ultime 5 giornate? Stesso discorso per Carpi-Avellino, con i romagnoli ormai lontani dall'ottava posizione, contestati, senza gioco e senza idee e cospetto dei lupi incerottati, feriti, ma tutt'altro che morti. Chiudono il quadro della quint'ultima giornata di campionato Venezia-Palermo (il derby di Zamparini) e Cittadella-Foggia: solo un ko dei granata riaprirebbe i sogni play off di tutte le altre, viceversa sarà un finale privo di sussulti. Al netto di tutto, la Salernitana è salva se vince

Gaetano Ferraiuolo