Gli infortuni aumentano ma il calendario non dà tregua. E così Angelo Gregucci si appresta a effettuare una rivoluzione (forzata) in vista della sfida di domani sera contro la Cremonese. Un’inversione di tendenza rispetto all’ultima uscita sul campo del Verona dove il tecnico della Salernitana aveva sostituito una sola pedina (Mantovani per l’infortunato Perticone) rispetto alla squadra che si era imposta ad Ascoli. Le tre gare in nove giorni, però, costringeranno il tecnico a gestire l’organico e far rifiatare soprattutto quei calciatori che non sono al meglio della condizione. È il caso di Calaiò, elemento che dopo lo stop forzato di sei mesi per squalifica, non ha ancora acquisito il ritmo partita. Gregucci a Verona lo aveva tenuto in campo fino al 90’ proprio per fargli guadagnare minutaggio e aiutarlo ad entrare in condizione. Ma appare difficile che possa rilanciarlo dal 1’ contro la Cremonese, ad appena quattro giorni dall’ultima uscita stagionale e con lo scontro diretto di Perugia all’orizzonte (al “Curi” si giocherà domenica). Al suo posto, dunque, dovrebbe avere una chance Djuric che con Gregucci ha giocato titolare soltanto nella gara di Cosenza. Alle spalle del bosniaco giocherà sicuramente Jallow che tornerà nel ruolo di trequartista con uno tra Mazzarani e André Anderson al suo fianco (il brasiliano è in vantaggio). In difesa tutto dipenderà dalle condizioni di Mantovani che, dopo la botta ricevuta a Verona, è ancora in dubbio. Se l’ex Torino dovesse alzare bandiera bianca, Pucino agirebbe nel terzetto con Migliorini e Gigliotti. Viceversa il terzino andrebbe a giocarsi la maglia di esterno destro di centrocampo con Djavan Anderson. Lopez agirà sulla corsia di sinistra e Di Tacchio al centro, mentre non è da escludere che Odjer possa essere preferito a Minala.
Salernitana, rivoluzione forzata con la Cremonese
Gregucci vara diverse novità per la sfida di domani sera all'Arechi
Salerno.
