All’andata s’infortunò poco prima di ritrovare il suo passato. Stavolta è tornato in campo proprio alla vigilia della sfida dell’Arechi. Uno stadio che per Andrea Nalini ha rappresentato il trampolino di lancio nel calcio dei grandi. L’attaccante del Crotone, rimettendo piede su quel prato, riavvolgerà il nastro dei ricordi e ripenserà all’esplosione avuta grazie all’avventura in granata.
La Salernitana, impegnata nel suo percorso di rinascita (i granata erano appena stati promossi in Prima Divisione), lo pescò in serie D dove era stato protagonista con la maglia della Virtus Vecomp. Una chiamata che rappresentò l’inizio d’un sogno per il calciatore che fino a pochi anni prima abbinava il turno in fabbrica agli allenamenti. L’inizio in granata fu tutto in salita e frenato da problemi fisici che non gli fecero mai vedere il campo. E così a gennaio 2014 tornò in prestito alla Virtus Vecomp dove esordì tra i professionisti. Ma il suo appuntamento con il cavalluccio marino fu soltanto rinviato. Nalini nel giugno successivo tornò a Salerno, diventando uno dei punti di forza di quella squadra che, anche grazie al suo talento (26 presenze e 3 gol), riconquistò la serie B.
Tra i cadetti il calciatore veneto fu frenato nuovamente da un problema fisico. Ma la sua qualità, espressa soprattutto in un finale di stagione terminata con la conquista della salvezza attraverso i play-out, non passò inosservata al Crotone che, fresco di promozione in serie A (la prima della sua storia), punta sull’attaccante veneto. Una scalata da favola per Nalini che, partito dai campi dilettantistici, è riuscito a scrivere il suo nome nella storia del club calabrese: all’ultima giornata, con una doppietta alla Lazio, trova le prime reti in massima serie, regalando un’insperata salvezza al Crotone. Storia da libro cuore che, nemmeno la retrocessione in B dello scorso anno, ha cancellato e a cui Nalini ripenserà rimettendo piede all’Arechi. Lì dove tutto è cominciato…
