Il Foggia non molla la presa e, dopo aver riaperto la partita al Tar del Lazio, chiede di fissare immediatamente i play-out di serie B. La società pugliese, con una nota pubblicata sul proprio sito, fa sapere di aver già provveduto a notificare «al Presidente della Lega di Serie B, Mauro Balata, e per conoscenza al Presidente della FIGC, Gabriele Gravina» un’istanza per la fissazione dei play-out. «Riteniamo imprescindibile e legittimo che i preposti organi competenti, nel regolare e doveroso adempimento delle loro funzioni, diano immediata esecuzione al provvedimento giudiziale accogliendo l'istanza del Foggia Calcio, al fine di evitare gravi ed irreparabili danni, non solo alla scrivente società, ma anche a tutto il sistema calcio ed in particolare alla Lega Nazionale di Serie B. Ribadiamo la volontà di tutelare gli interessi della scrivente società in tutte le competenti sedi al fine di vedere riconosciuti i legittimi e sacrosanti diritti sanciti dalle norme vigenti come applicate dai tribunali competenti».
Una matassa sempre più intricata e che sta tenendo con il fiato sospeso le tifoserie di Foggia, Salernitana, Venezia e Palermo. «Il calcio dovrebbe essere giocato negli stadi, non nei tribunali», ha commentato il primo cittadino di Salerno, Enzo Napoli a margine della cerimonia di commemorazione dei quattro tifosi morti il 24 maggio 1999 nel tragico rogo del treno. «Spero che questa vicenda abbia rapidamente fine. Dovremmo evitare che la politica s’intrometta a gamba tesa anche in questi accadimenti come mi pare che sia successo. Mi auguro che le istituzioni siano lasciate libere di muoversi e giudicare secondo giustizia. Vogliamo che siano garantiti i principi dello sport e della giustizia sportiva. Fare forzature, mandare 2000 persone sotto il tribunale, sono cose sbagliate. I giudici devono avere la serenità per esprimere il proprio parere, poi ci sono altri strumenti, eventuali controdeduzioni o osservazioni. Io credo che il calcio si giochi negli stadi non nelle aule dei tribunali».
