«Il desiderio di Calaiò era di legarsi prima come calciatore e poi come dirigente alla Salernitana». Lo ha detto il direttore sportivo della Salernitana, Angelo Fabiani nel corso della conferenza stampa tenuta questa mattina da Emanuele Calaiò per comunicare il suo addio al calcio. «Emanuele ha stretto un contratto con noi la scorsa stagione, pur di venire a Salerno si era decurtato un ottimo ingaggio che aveva con il Parma. Al termine dello scorso campionato, aveva diverse richieste come le ha avute quest'anno, ma non sono state mai prese in considerazione né dalla società né dal calciatore. Questo perché era suo desiderio legarsi a Salerno dapprima come calciatore e, poi, eventualmente effettuare un percorso come dirigente. Sapete che io non sono nuovo a questi colpi ad effetto perché quando intravedo in un calciatore le qualità giuste, l'ho sempre fatto. L'ho fatto con Grassadonia che ho svezzato come allenatore. L'ho fatto con il mio attuale collaboratore, Alberto BIanchi. Sono felice di arricchire l'organigramma del settore giovanile con un tassello di qualità».
L'operatore di mercato granata si sofferma anche sui tempi e sul perché la scelta sia arrivata soltanto ora. «Non è stato fatto prima perché c'è stato un mercato convulso. Terminato il calciomercato, abbiamo completato i quadri del settore giovanile.Ventura era già a conoscenza di questa ipotesi e ha detto che se questa era la volontà di Calaiò, non c'erano problemi. Qualche giorno fa abbiamo detto al tecnico che l'ipotesi si era concretizzata».
L'addio di Calaiò libererà un posto in lista ma, stando a quanto ribadito dal ds, la Salernitana non colmerà la casella con uno svincolato. «Ora si libera un posto in lista ma non significa che torniamo sul mercato». Fabiani ha anche aperto una parentesi sulla passata stagione. «Quando abbiamo iniziato il campionato con Ventura, i proprietari Lotito e Mezzaroma e il sottoscritto hanno detto quali erano le intenzioni circa la stragrande maggioranza dei calciatore che erano in rosa, cioè via, perché, lo scorso anno ci abbiamo messo soldi, passione e denaro e siamo retrocessi. Calaiò se è rimasto è rimasto per la volontà della società. Abbiamo fatto presente al tecnico che si sarebbe potuta materializzare questa ipotesi e Ventura ha detto testuali parole: "Se questa è la volontà del calciatore, alzo le mani"».
Sul ruolo che occuperà l'ex attaccante granata: «Calaiò occuperà la parte tecnica e dirigenziale nel settore giovanile. Andrà a visionare giocatori, quello che deve fare un responsabile del settore giovanile, dovrà girare la provincia, ci sono ottimi elementi da scoprire. Vi posso garantire che abbiamo diversi giocatori in giro per l'Italia che si stanno facendo valere. Mi auguro che in un prossimo futuro potranno garantire un patrimonio della società. Ho sempre detto che partire da zero è sempre più difficile. Con fatica e con qualche anno di ritardo stiamo andando avanti sia da un lato che dall'altro. Ci siamo dotati di un centro sportivo e c'è un progetto che va oltre l'attuale centro sportivo che noi abbiamo in affitto e abbiamo fatto diverse migliorie».
