La serie A, un gol per il piccolo Leo e la possibilità di chiudere la carriera a Salerno con quel granata che tanto gli porta bene. Alessio Cerci ha aperto il cuore ai tifosi della Salernitana, rispondendo alle domande che gli sono state fatte sui social. L'ex stella del Torino ha ammesso che gli «piacerebbe terminare la carriera a Salerno» e che sarebbe «ancora più bello terminarla con la Salernitana in serie A». Una piazza che, nonostante le poche occasioni avute, è entrata nel cuore al calciatore di Velletri. «Salerno è una bellissima città per me e la mia famiglia, è stata una bellissima scoperta», ha ammesso il numero 7 della Salernitana che non ha dimenticato le emozioni provate in occasione dell'esordio all'Arechi da titolare. «Ho vissuto grandissime emozioni, l'abbraccio dei mei compagni e l'applauso del pubblico è un qualcosa che mi porterò sempre dentro».
Cerci ha raccontato di aver «scelto la Salernitana anche per il colore granata che mi porta bene. A Torino ho vissuto due anni indimenticabili e sono convinto che la nostra sarà una storia bellissima, come quella». Appassionato di moto gp («Valentino Rossi mi ha fatto appassionare tantissimo con i suoi sorpassi») e play station («in questo periodo gioco tanto a Fifa e Call of Duty»), l'attaccante del cavalluccio marino ha svelato che il coro che più gli piace è “Che bello è, quando esco di casa” e che il numero di maglia, il numero 7, è stato scelto dal piccolo Leonardo. La sosta non lo ha aiutato, anche se fisicamente si sente bene «Fortunatamente qui ho una palestra che mi consente di lavorare bene. Sto svolgendo il programma personalizzato che mi ha dato il prof».
Poi, ripensando alla scorsa estate: «Sono stato fermo sei mesi in Turchia l'anno prima. Aver saltato una buona parte del ritiro ha influito sulla mia forma». Cerci, inoltre, ha raccontato che il suo idolo era Thierry Henry e che «il difensore più difficile da superare è stato Thiago Silva, un calciatore fortissimo, era il capitano del Milan e mi ha impressionato davvero tanto». L'attaccante granata ha, inoltre, spiegato che «indossare la maglia azzurra è un'emozione indescrivibile, solo chi l'ha indossata sa cosa ti regala. Tutti sognano di giocare in Nazionale, io ho realizzato il mio sogno».
