Di Tacchio rilancia: «Vogliamo giocarci qualcosa d'importante»

Il capitano della Salernitana: «Qui sto bene, pronto a restare. Devo tanto a Gattuso»

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Salerno.  

Sta trascorrendo la sua quarantena tra allenamenti in garage, serie tv su Netflix, qualche partita alla playstation e chiacchierate sui social. Un periodo infinito che, Francesco Di Tacchio, non vede l’ora di mettersi alle spalle. «Speriamo passi in fretta», ha esordito durante la diretta Instagram organizzata dalla Salernitana e condotta dall’addetto stampa del club Gianluca Lambiase. «In questi giorni ci stiamo allenando a gruppi e collegati tra di noi via Skype, alterniamo lavori di carico a lavori atletici. Si fa quel che si può, bisogna arrangiarsi», ha spiegato il capitano del cavalluccio marino che si è soffermato anche sull’emergenza Coronavirus. «È un momento drammatico, personalmente ho avuto la fortuna che non mi è successo niente in famiglia ma capisco il dramma vissuto da chi perde i propri cari e non ha neanche la possibilità di salutarli. Il calcio manca ma ci sono esigenze più importanti».

Di Tacchio, che sta vivendo da solo a Salerno la quarantena, non vede l’ora di tornare in campo per continuare il percorso ch’era stato intrapreso. «La nostra stagione era in linea con gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Abbiamo margini di miglioramento, ci è mancata la continuità di risultati. Sappiamo di essere un'ottima squadra, abbiamo le carte in regola per giocarci qualcosa d'importante. Eravamo partiti con l'obiettivo di fare un campionato di vertice, i presupposti ci sono. Vediamo come si evolve questa situazione». L’ex Avellino ha ammesso che indossare la fascia di capitano rappresenta «un atto di stima da parte di società e compagni, sono orgoglioso fi avere questa chance in una piazza come Salerno».

Una città che rappresenta il presente ma che potrebbe essere anche il futuro di Di Tacchio. «Qui sto bene, Salerno è una piazza molto calorosa e ha una splendida tifoseria. Ti dà tanto e ti può togliere tanto. Serve il giusto equilibrio. È la mia seconda stagione in granata, ho un altro anno. Nel calcio mai dire mai, tutto può succedere. Ma se c'è la volontà di continuare da parte della società, io sono disponibile».

Lanciando uno sguardo al passato, poi, emergono i ricordi. «Il 9 giugno 2019, play-out di ritorno a Venezia, un domani è la partita che ricorderò con più entusiasmo. Abbiamo chiuso un’annata disastrosa ma sono contento di aver segnato il rigore decisivo. Cosa non ha funzionato? Abbiamo cambiato tre allenatori. Eravamo partiti con altri obiettivi, ci siamo ritrovati a doverci salvare. Quando vivi annate così difficili, bisogna trovare la forza per venirne fuori. La partita più bella all’Arechi? Quella contro il Padova dello scorso anno nella quale ho segnato il primo gol in granata. Giocare all'Arechi è una bellissima emozione, dispiace che non siamo riusciti ancora a riempirlo ma sappiamo che venire a giocare qui per gli avversari è molto difficile».

Di Tacchio ha, poi, parlato di come è iniziata la sua carriera. «Da bambino tutti hanno il sogno di giocare in serie A. Io sono andato via di casa a 14 anni, ho iniziato nel settore giovanile, non era facile stare lontano dagli amici. Poi ti rendi conto che può essere un lavoro». E dell’allenatore che gli ha lasciato di più: «Sicuramente Gattuso. Mi ha voluto a Pisa, ero un po' titubante, mi ha convinto a scendere di categoria ed è stata una delle esperienze più belle».

Il capitano, infine, ha provato ad aprire le porte dello spogliatoio granata, raccontando le caratteristiche dei suoi compagni. «Lopez è quello che ti mette più allegria. Dziczek viene da un'altra realtà ma ne sentiremo parlare. Cerci è un grande professionista. Lo avevo incontrato quando ho svolto il ritiro con la Fiorentina e lui poi passò al Torino. È un grande professionista e un grande compagno di squadra. Spero trovi la forma migliore perché può darci una grande mano. Maistro è il più bersagliato nello spogliatoio. Djuric il più istruito». Una squadra compatta che, secondo DI Tacchio, potrà giocarsi le sue carte alla ripresa del campionato. «È una squadra che può sorprendere tutti. Abbiamo avuto alti e bassi ma ci sono ancora trenta punti in palio e cercheremo di fare il massimo. Speriamo di scrivere pagine importanti». Parola di capitan Di Tacchio.