Salernitana-Empoli, Colantuono: «Daremo il massimo per restare in serie A»

Il neo allenatore presenta la sfida in programma domani all'Arechi: «Non c'è spazio per gli alibi»

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Salerno.  

La conferenza stampa di Stefano Colantuono alla vigilia di Salernitana-Empoli:

La scelta per me è stata molto facile, vuoi perché allenare in serie A è una chance importante. A Salerno, poi, è il massimo: è una piazza alla quale mi sento legato, ho tanti amici, mi sono trovato benissimo, mi piace la città e l'ambiente. Sono stato chiamato dall'amministratore unico e dal direttore sportivo.

Ad alcune defezioni, purtroppo, se ne sono aggiunte altre. Ci dispiace molto ma non possiamo permetterci la possibilità di piangerci addosso e pensare a chi non c'è. Dobbiamo affrontare la partita in maniera importante.

Sono carico a mille, ricordo gli ultimi sei mesi vissuti qui. Per mia sfortuna li ho vissuti con uno stato d'animo un po' particolare per motivi personali. Ho trovato una squadra dispiaciuta. Voglio salutare con grande affetto e stima Fabrizio, uno degli amici al quale sono più legato nel mondo del calcio. Lo conosco da una vita, mi ha dato l'opportunità tanti anni fa di allenarmi con la sua squadra. Non sono parole di circostanza. Quando va via un allenatore è una sconfitta di tutti. Ci sono giocatori in gruppo che sono legati a lui ma il calcio è questo. Lui è riuscito in un'impresa storica, riportare la Salernitana in serie A. Mi auguro nel mio piccolo di poter centrare un traguardo importante.

Non so ancora come giocherà la Salernitana. Abbiamo avuto delle defezioni e siamo in continua evoluzione. Le idee sono un po' più chiare ma mi voglio prendere ancora 24 ore.

L'ultimo infortunio, quello di Mamadou Coulibaly, è una sorta d'infortunio traumatico, rientra in una casistica diversa rispetto agli infortuni muscolari. Quello di Ruggeri non è nemmeno una ricaduta. Andremo a riflettere su quelle che sono le situazioni ma non possiamo soffermarci troppo su questo. 

Ritrovo una serie A sicuramente diversa, il gap tra chi sta dietro e chi sta avanti si è evidenziato. La Salernitana rientra in un gruppo di squadre che dovranno fare un certo tipo di campionato. L'importante è restare sempre e comunque attaccati al gruppone, perché poi da gennaio in poi possono cambiare tante cose. 

L'avevo vista dal vivo con l'Atalanta, è una buonissima squadra la Salernitana. Anche a Bologna ha fatto una bella partita. Tolta qualche sfida, ho sempre visto una squadra viva. Credo che le manchi qualche punto, ho rivisto tutte le partite e secondo me mancano tre punti.

Obi e Strandberg speriamo di poterli impiegare, non so se dall'inizio o meno. In queste ore valuterò e ci organizzeremo.

Non mi sono posto minimamente il problema della vicenda societaria, sarei tornato a prescindere. Qui sono stato bene e mi è dispiaciuto non concludere quel campionato. Credo nella possibilità di poter far bene. C'erano una serie di motivi che mi hanno spinto ad accettare. La serie A è un campionato che conosco.

Ribery come tutti i campioni che in passato mi è capitato di allenare, è più facile da allenare. Aiutano molto l'allenatore, lo mettono in condizione di lavorare bene. 

L'Empoli è una squadra consolidata, da tanti anni gioca con un sistema di gioco. Loro da parecchi anni giocano con il 4-3-1-2, è una squadra che palleggia, sono con la testa sgombra perché stanno facendo un campionato al di sopra delle aspettative. 

Salerno e la sua gente è come avere un giocatore in più, qui veramente spingono. Il tanto amore in alcune circostanze ti può portare anche ad essere più critico. L'unica cosa che possiamo chiedergli è di avere pazienza, qui bisogna fare un lavoro che se sarà si svilupperà nel tempo, dovremo avere grande pazienza ma non dobbiamo disperdere questa grande risorsa. Dobbiamo portare la gente dalla nostra parte, dimostrando che non lesineremo nessun tipo di energia. Faremo il possibile per conquistare la permanenza in serie A.

Ci sono state situazioni dettate anche da un po' di sfortuna, forse c'è stato anche qualche errore. Ma secondo me mancano almeno tre punti in classifica. Noi dobbiamo ripartire dal fatto che quando la Salernitana ha fatto le partite giuste, ha dimostrato di avere dei valori. Cercare di mettere da parte le criticità, andare a lavorare con più continuità sui valori di questa squadra.