Salernitana, l’emozione di Apicella: "Nel calcio femminile discriminazioni"

Le parole dell'atleta: "Sono cresciuta tra tanti commenti negativi dagli spalti"

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Salerno.  

Un incontro emozionante. A rappresentare la Salernitana Women nell’incontro al Liceo Scientifico Francesco Severi anche Antonella Apicella. La giovanissima atleta è cresciuta tra i banchi della scuola salernitana, partecipando al tavolo di confronto con l’amministratore delegato Umberto Pagano, il direttore sportivo Daniele Faggiano e il portiere Antonio Donnarumma. Apicella si è soffermata anche sulle sue difficoltà nel poter sviluppare la propria passione per il calcio: “Sono cresciuta tra questi banchi e grazie alla Salernitana ho avuto l'onore di poter rappresentare la squadra nel posto in cui sono cresciuta. Il mio cammino calcistico è stato pieno di difficoltà. Ero piccola, ho iniziato a 9 anni giocando con i ragazzi e ho sentito tanti pregiudizi. Mi chiedo: perché ancora questo? Perché tante ragazze devono subire tutto questo? E a ferirmi non erano i commenti che arrivavano dal campo ma dagli spalti. Allora colgo questa occasione per dire: fate quello che volete, continuate a credere nei vostri sogni e non farvi condizionare dalle voci che vi arrivano e vi dicono di smettere”.

L’amministratore delegato Umberto Pagano si è legata al racconto della Apicella: "Lo sport deve essere anche strumento di superare le discriminazioni. Un paio di anni fa il gap tra il settore maschile e femminile era davvero importante. Ora stiamo lavorando tanto e il calcio femminile anche grazie alla Salernitana e al lavoro stiamo cercando di ottenere risultati importanti per fare capire quanto sia importante il progetto".