Avellino, porte chiuse: si prepara il ritorno al 4-4-2

Concentrazione e fiato sospeso in vista dell'audizione di venerdì per il "caso Catanzaro"

Avellino.  

 

di Marco Festa

Concentrazione massima e fiato sospeso. Inizia una settimana particolare per l'Avellino. Sul fronte del calcio giocato i biancoverdi si alleneranno a porte chiuse per preparare il ritorno al 4-4-2 nella cruciale sfida casalinga di sabato contro l'Ascoli: il pari in extremis a Cittadella ha puntellato la panchina di Novellino, evitato ai lupi di sprofondare in zona play-out, riacceso entusiasmo e fiducia nell'ambiente biancoverde. Occorre però battere a tutti i costi i marchigiani per dare reale e concreto valore al rocambolesco punto conquistato ed evitare di rendere gli equilibri di nuovo estremamente precari. Vincere è dunque l'imperativo, sottolineato ieri a 696 TV Otto Channel dal centrocampista Francesco Di Tacchio, ospite in esclusiva di 0825: Sono convinto che siamo in grado di venire fuori di questo momento di difficoltà. Adesso dobbiamo dimostrarlo contro l'Ascoli” ha spiegato.

Fuori dal campo è invece conto alla rovescia per l'audizione relativa al processo sportivo per la presunta tentata combine di Catanzaro – Avellino del 5 maggio 2013. Venerdì, alle 10, a Roma, presso il TFN, le richieste delle pene da parte della Procura Federale che potrebbe spingere per l'esclusione dai rispettivi campionati delle due società dando il via a una terribile attesa dai tre ai cinque giorni prima della sentenza di primo grado. A difendere l'Avellino sarà, come di consueto, l'avvocato Eduardo Chiacchio, che ha sottolineato la propria serenità in merito a una positiva conclusione della vicenda stando agli elementi probatori che sono emersi.