De Risio: "Cinque finali da vincere per i nostri tifosi"

Il centrocampista: "Pesa il rigore non fischiatoci a Palermo, a Carpi per i tre punti"

Avellino.  

 

di Gaetano Ferraiuolo

Una telespettatorice da casa, svelando l'etimologia del suo nome, ha svelato che Carlo significa "uomo libero", invitandolo - appunto- a liberare i compagni dalla paura di non farcela e a spingerli verso l'impresa chiamata salvezza. Con grande umiltà e compostezza ha risposto a tutte le domande arrivate da casa, dimostrando di essersi calato benissimo nella realtà avellinese pur essendo stato accolto con un pizzico di scetticismo dalla piazza. Nemmeno i complimenti in diretta televisiva del presidente Taccone gli hanno fatto perdere il consueto equilibrio, quell'atteggiamento sempre positivo e pacato che indubbiamente potrebbe fare la differenza in un momento delicato della stagione biancoverde e con un calendario teoricamente alla portata e da sfruttare in pieno. Ospite della trasmissione 0825 in onda ogni domenica alle 21 su OttoChannel (canale 696 del digitale terrestre) il centrocampista Carlo De Risio si è espresso così: "Dispiace molto per la sconfitta di Palermo perchè volevamo dare continuità alle buone prestazioni delle scorse settimane e riscattare la sconfitta col Frosinone maturata negli ultimissimi minuti. Siamo entrati in campo un po’ timorosi e abbiamo subito gol immediatamente, ma a mio avviso potevamo chiudere il primo tempo sul risultato di pareggio. Negli spogliatoi abbiamo provato a riorganizzarci, ma il 2-0 dopo 3 minuti ci ha tagliato le gambe; eppure le occasioni per riaprirla c’erano state, non siamo stati bravi e fortunati nei singoli episodi. I motivi della falsa partenza li analizzeremo col mister, bisogna riconoscere anche che l’avversario è forte e ci può stare che in casa parta a mille. Nel complesso fino al 2-0 avevamo disputato una buona gara”.

De Risio prosegue: “Il presidente ha ragione, tutto è ancora nelle nostre mani e al momento siamo fuori dal play out. Ci aspettano cinque finali che vanno affrontate nel miglior modo possibile per uscir fuori da questa situazione delicata, ma tutt’altro che compromessa. La sfida di Palermo è stata particolare, è iniziata subito male con quel calcio di rigore in avvio che le immagini mostrano ci potesse essere. Credo che però c’era un penalty anche per noi: a prescindere dalla volontarietà è evidente che il loro difensore impedisce al pallone di andare verso la porta, c’è anche un movimento innaturale del corpo e l’arbitro ha commesso un errore. Ad onor del vero però c’era anche un altro rigore per il Palermo, ma recrimino anche per la mia ammonizione perché ho colpito il pallone e non c’era alcun fallo”. Tanti tifosi puntano il dito contro Morero per i due falli da rigore e per la prestazione da 4 in pagella, ma De Risio difende il compagno di squadra: “L’anno scorso, in Venezia-Padova, feci autorete in un derby: la palla mi è sbattuta sul petto ed è finita in porta. Nelle situazioni bisogna trovarsi, parlare da fuori è sempre semplice: sul primo corner il pallone è stato deviato e questa cosa può aver spiazzato Morero costringendolo a commettere fallo da rigore. Il calcio è fatto di episodi, in questo caso non sono andati a favore nostro”.

Ancora sul futuro e sulla prossima partita: “Ci vogliamo tirare fuori da questa posizione di classifica e andremo a Carpi per giocare una delle prime finali che ci restano. La serie B è sempre un campionato molto imprevedibile, ho visto la partita tra Perugia e Ternana e i rossoverdi mi hanno impressionato perché hanno dimostrato di essere fortissimi dal punto di vista fisico e atletico. Anche con l’allenatore precedente giocavano un bel calcio, ora c’è maggiore compattezza che ha permesso di portare a casa anche i risultati e riaprire il discorso salvezza”. Guai, però, a pensare che il Carpi scenderà in campo rilassato e senza motivazioni: “Nessuno ci regala nulla, ci aspetta una partita difficilissima. Non molleremo di un centimetro e vogliamo tornare a casa con un risultato positivo proprio come ci ha chiesto il presidente. Siamo pronti per queste battaglie finali, ogni gara è fondamentale e può condurre alla salvezza: lotteremo per i nostri tifosi fino alla fine. Tutti ricordiamo quanto accaduto nelle ultime partite, contro Perugia e Frosinone si è vista una squadra viva che ha approcciato nella maniera giusta. Solo a Palermo abbiamo sofferto nei primi 10 minuti, ma essere messi sotto da chi lotta per la A fa parte del gioco. Ora tutti concentrati per la salvezza”. Infine sulla sua esperienza ad Avellino e sul suo passato:“Ho disputato delle buone partite, altre non sono andate benissimo. Ricordo volentieri la mia esperienza a Benevento: c’erano Ciro Vigorito e Carmelo Imbriani, mi hanno aiutato a crescere come calciatore e come uomo portandomi nel settore giovanile".

Clicca qui per rivedere la puntata integrale di 0825: ospite Carlo De Risio (video tratto da OttoChannel.tv)