Avellino Calcio, Ciampi sceglie da chi ripartire

Le manifestazioni d'interesse sono ora al vaglio della Commissione di supporto

Nominata la commissione di supporto per la valutazione economica delle manifestazioni di interesse pervenute in comune.

Avellino.  

 

di Marco Festa

Alle 14 di oggi scade il termine ultimo fissato dal sindaco di Avellino, Vincenzo Ciampi, per la formalizzazione delle manifestazioni di interesse finalizzate ad acquisire il nuovo titolo sportivo attraverso cui rilanciare calcio biancoverde dalla Serie D, salvo colpi di scena, con annessi spiragli di Serie C per il "caso Bari" (il commisario straordinario Roberto Fabbricini ha passato la palla al presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina in seguito alla richiesta di ripescaggio, da parte dal sindaco Antonio De Caro, per la neonata formazione del neo-presidente De Laurentiis). Dopo la definitiva estromissione dal torneo Cadetto dell'Uesse, sancita lo scorso martedì del Tar del Lazio è già, dunque, il momento della verità. Tra le 14:10 e le 14:15 sarà reso noto il numero di proposte arrivate.

Nel frattempo il primo cittadino ha provveduto a nominare la Commissione di supporto, per la valutazione degli aspetti amministrativi e per verificare la solidità finanziaria ed economica, delle manifestazioni di interesse pervenute in Comune. La Commissione è composta dall'ingegnere Luigi Cicalese, responsabile del Procedimento amministrativo e dal dottore Gaetano D'Avanzo, commercialista. 

In pole position per prendere in mano le redini della società c'era e resta il patron del Genoa, di origini avellinesi, Enrico Preziosi: ieri suo figlio Fabrizio, che ha seguito spesso da vicino le sorti della squadra nello scorso campionato, è stato avvistato nei corridoi del Comune di Avellino. La candidatura della famiglia Preziosi sarebbe caldeggiata dai tifosi, che detengono il logo attraverso l'associazione “...Per la storia”. L'imprenditore irpino Luca Marinelli affiancherebbe il "re dei giocattoli" fungendo da riferimento sul territorio.

Dovrebbero poi manifestare il proprio interesse altre due cordate facenti capo a Gianpiero Samorì e Gianni Improta. Il primo, sponsorizzato da Claudio Lotito; il secondo, affiancato da Gianni Gibellini, che a Modena gestisce una rete di agenzie funebri. Nelle ultime ore ha preso quota pure l'opzione di una coppia strutturata dall'onorevole Angelo D'Agostino e dal numero uno della Cosmopol, Carlo Matarazzo. Si vocifera, inoltre, della possibilità di inserimento di una quinta cordata, composta da commercialisti ed imprenditori solofrani

C'è, però, soprattutto, una clamorosa ultim'ora: l'impegno in prima linea di Gianandrea De Cesare e del gruppo Sidigas. Il numero uno del gruppo Sidigas è in questi minuti, in prima persona, a Palazzo di Città per presentare, con ogni probabilità, un'offerta indipendente. Perde, quindi, quota l'indiscrezione di una sponsorizzazione della Sidigas al progetto del duo Preziosi - Marinelli, che non va comunque ancora accantonata del tutto nel caso in cui fosse questo "tandem" a spuntarla. La HS di Michele Gubitosa avrebbe, invece, palesato la volontà di sostenere, con il suo logo sulle maglie, due delle cordate in gioco: quella Preziosi - Marinelli e D'Agostino - Matarazzo.

Ed è, intanto, concreta l'eventualità che nella prossima stagione l'Avellino abbia addirittura due squadre perché Walter Taccone ha deciso di provare a ripartire dall'Eccellenza con la denominazione di Associazione Sportiva. I termini per la presentazione della domanda d'iscrizione al massimo torneo dilettantistico regionale sono scaduti lo scorso 18 luglio, ma è stata richiesta una proroga alla FIGC. Il presidente del club biancoverde ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di consegnare la squadra al sindaco Ciampi, di rappresentare ancora il calcio ad Avellino, nonostante il disastro che ha comportato l'estromissione dal campionato di Serie B, ma è stato sostanzialmente obbligato a compiere questo passo per evitare un fallimento che potrebbe avere, anche in virtù dell'indagine in corso della Guardia di Finanza, effetti ben più gravi, a livello giudiziario, che la mancata partecipazione al torneo Cadetto.