Avellino, caso Alfageme: tutto ruota intorno alla cittadinanza

Bocche cucite in casa irpina, ma emergono dettagli sul caso: non è una questione di passaporto

Avellino.  

Nel giorno della presentazione ufficiale, il Calcio Avellino aveva puntualizzato attraverso una nota che Luis Alfageme sarebbe stato regolarmente “a disposizione a partire dalla trasferta sul campo dell'Anagni.” Questa mattina, il dietrofont: “In attesa della convalida del tesseramento da parte della Lega Nazionale Dilettanti. Il calciatore non sarà a disposizione di mister Bucaro per la trasferta di domani.”

La domanda, dunque, sorge spontanea per dirla alla Lubrano: cosa è successo? Inevitabile porsi l'interrogativo, in assenza di prese di posizioni ufficiali da parte della segreteria e della dirigenza, con gli unici commenti da parte della SSD nelle poche righe sopra citate e nel commento, lapidario, del tecnico Giovanni Bucaro: “Domani non ci sarà ancora Alfageme. Che sta succedendo? Mi è stato detto che per domani non è disponibile.”

Tutto ruota intorno alla cittadinanza italiana. Dunque, non è una questione relativa a un eventuale doppio passaporto.

L'Avellino è a un pericoloso bivio: se il calciatore non è in possesso della cittadinanza italiana, che potrebbe aver acquisito essendo sposato in Italia e vivendo ininterrottamente in Italia da sedici anni, non potrà essere tesserato (nel caso in cui fosse extracomunitario poteva esserlo entro il 31 dicembre 2018 poiché, prima di approdare in Italia, ha giocato in Danimarca, ndr); se ha la cittadinanza italiana potrà invece essere tesserato, ma mediante una variazione dello status, da quello acquisito nei dilettanti dopo lo svincolo della Casertana a quello cosidetto “2”, ovvero di italiano dilettante ex professionista, anche se sul terminale il calcaitore risultava libero e tesserabile. In questo caso l'unico danno subito sarebbe quello di aver saltato la prossima partita. Roba da metterci la firma.

Tra lunedì e martedì la LND, che stando al comunicato dell'Avellino sarebbe la responsabile della mancata presenza di Alfageme a Colleferro poiché “non ha ancora convalidato il trasferimento”, darà una risposta al club irpino che ha comunque inviato tutto quanto richiesto. Intanto, basterebbe chiarire l'aspetto legato alla cittadinanza per svelare il mistero, che per il momento perdura in un clima di massimo, e preoccupante, riserbo. Non resta, così, che attendere e continuare provare a capire se questa cittadinanza è o meno italiana.

Di certo, pure se il trasferimento saltasse, l'Avellino dovrebbe onorare il contratto stipulato: a prescindere. In tal caso, sarebbe il momento, più che dei mea culpa, di un'assunzione di responsabilità e di un passo indietro da parte di chi dovesse essere individuato come responsabile della una situazione, a quel punto grottesca; col giocatore presentato davanti a una cinquantina di tifosi, sceso in campo per qualche allenamento, ma che sarebbe destinato a salutare amplificando l'amarezza che, allo stato attuale, è più che verosimile che provi.

A meno che tutto non si risolva per il meglio, un altro famoso caso del passato, dai contorni simili, ovvero quello relativo al tesseramento andato in archivio tra mille difficoltà, lo scorso gennaio, dell'ecuadoriano Cabezas, con l'U.S. Avellino di Walter Taccone, passerebbe clamorosamente in secondo piano. Perché sì: sfumasse Alfageme, si andrebbe ben oltre a raschiare il fondo del proverbiale barile.