Chiacchio: Il nuovo Avellino? Pessimista sull'ammissione in C

Parla l'avvocato che ha seguito l'evoluzione negativa dell'Avellino di Taccone

Avellino.  

"Non posso nascondere una certa emozione. Torno in questa terra che ho amato e a cui ho dato tutta la mia capacità professionale. Coltivo un grande rimpianto per le tante battaglie fatte e vinte. C'è stato un amaro epilogo, ampiamente annunciato e previsto. Resta una grande tristezza". Al Tribunale di Avellino, a margine dell'evento legato al diritto sportivo, ha parlato Eduardo Chiacchio.

Il vecchio e il nuovo Avellino. Ecco il parere dell'avvocato della società di Walter Taccone: "Durante questi mesi, per la difesa di tante altre posizioni, di tante altre società, mi sono reso conto che l'Avellino non meritava di essere escluso. Se, difendendo società che avevano stipulato una polizza Finworld e che poi è stata dichiarata non ammissibile ed esclusa dalle società che potevano stipulare polizze il 16 luglio, ho ottenuto per queste società un rinvio dell'esecuzione, con la concessione della Corte Federale di altri 10 giorni per regolarizzare la posizione di questi club, forse 24/48 ore potevano essere concesse anche all'Avellino". 

Sull'ingresso dell'Avellino di Gianandrea De Cesare in Serie C anche in assenza del titolo di vincitrice del girone di appartenenza in Serie D, questo il parere di Chiacchio: "Le regole per l'ammissione non coinvolgono certamente l'Avellino che è secondo in classifica in Serie D. Dovrebbe essere fatto un regalo alla città, ma penso che sia difficile perché ci sono altre concorrenti che ambiscono ad avere un ripescaggio. Non penso che sia un'ipotesi percorribile. Però, per quello che ho visto nell'ultimo anno, tutto è possibile e non escludo nulla. Ma giuridicamente, con queste norme, non penso sia possibile".