Avellino, Musa a 696 TV: "Dirigenza? Assetto già adeguato"

Rumors su Varini, il diesse non vuole ingerenze sul mercato e si sbilancia su Bernardotto

Avellino.  

Ancora De Vena, sempre De Vena, al ventiduesimo centro stagionale, per piegare il Bari nell'esordio nel girone C della poule scudetto di Serie D; firmare il dodicesimo successo consecutivo dell'Avellino, prima di alzare la Coppa per la vittoria del girone G tra gli applausi del “Partenio-Lombardi”. Ma il domani, in casa biancoverde, è già oggi e, più che con la sfida di mercoledì, alle 16, in casa dell'AZ Picerno, che potrebbe permettere di strappare il “pass” per la final four della competizione tricolore, fa rima con stagione 2019/2020: già iniziata con le prime manovre fuori dal campo. Il direttore sportivo Carlo Musa, ospite ieri sera di 696 TV a 0825, ha parlato, innanzitutto, del suo futuro: “Nei prossimi giorni incontrerò la proprietà, vedremo quale sarà il mio futuro. Adesso sono molto concentrato nel godermi questa stagione, questa impresa. Insieme ai ragazzi e allo staff abbiamo vissuto tante belle cose, è stata una grandissima cavalcata, grazie all'ingegner De Cesare, a tutti gli “uomini Sidigas” che ci hanno permesso di fare una stagione di rincorsa, partendo tardi.”

Intanto, da Vercelli continuano a rincorrersi voci relative all'approdo nella dirigenza irpina del direttore sportivo Massimo Varini, che potrebbe ricevere l'incarico di direttore generale, responsabile dell'area tecnica o affiancare lo stesso Musa, che, però, senza peli sulla lingua, ha lanciato a tal proposito un messaggio tutt'altro che velato, seppur tra le righe: non gradirebbe ingerenze circa il suo operato; la garanzia di mantenere indipendenza nelle scelte di mercato è la sua condizione per la sua permanenza in Irpinia: “La proprietà deve fare delle scelte. Sa come siamo organizzati al nostro interno, anche se all'esterno non si sa. Ci sono tante figure che lavorano in Sidigas che aiutano in ambiti diversi; che hanno competenze a livello gestionale, operativo, amministrativo, e ci hanno permesso di arrivare a questo risultato. Voglio ringraziarli. Sembra che la nostra società sia una società in cui mancano delle figure, ma vi posso garantire che all'interno abbiamo una struttura già adeguata.”

E a proposito di mercato. Da temuto avversario a oggetto del desiderio. Non è più un mistero: è partito l'assalto al bomber del Lanusei, Gabriele Bernardotto. L'attaccante è in parola col Lecce, ma potrebbe essere stuzzicato da un progetto a lungo termine e da un ruolo da protagonista in un club ambizioso, qual è l'Avellino, anziché essere girato dai pugliesi a compagini che non punteranno a un ruolo di protagonista. “È un calciatore che ha delle buone qualità, tanta fame e voglia di emergere. Ha anche l'età giusta, essendo un '97, per confrontarsi con una categoria superiore alla Serie D. Ha un identikit da calciatore dell'Avellino, ma sarà importante il percorso di crescita che vorrà fare, d'accordo con il suo procuratore. Si vedrà.” ha concluso Musa.

Clicca qui per rivedere la puntata del 19 maggio 2019 di 0825: ospite il direttore sportivo del Calcio Avellino, Carlo Musa.