Il Rende certifica la crisi. A Pagani con un Karic in più

Verso il completo recupero il calciatore che è mancato in queste ultime settimane

Avellino.  

Contro il Rende, semmai ce ne fosse stato bisogno, la conferma di tutti i limiti di questo Avellino che non vince più. Ormai è crisi di gioco e di risultati per una squadra che avverte sempre come un macigno il peso della situazione societaria.

Primo tempo, per stessa ammissione di capitan Morero inguardabile, qualche idea in più mostrata nella ripresa ma senza la forza di concretizzare vuoi per sfortuna vuoi per bravura del portiere avversario savelloni. Ed ecco che il tecnico Ignoffo sale sul banco degli imputati. C'è chi lo mette in discussione chi invece getta la croce sulla squadra in campo.

La verità è che comunque l'Avellino società non avrebbe la forza pur volendo di cambiare allenatore e resta un incognita anche la possibilità di intervenire sul mercato a gennaio per rafforzare un organico che oggettivamente specie in attacco si mostra in tutta la sua pochezza. Alle porte la trasferta al Torre di Pagani contro una squadra quella di Erra tra le più in forma del momento capace ieri di fermare sul pari la Reggina di Toscano.

Non fare punti a Pagani significherebbe presentarsi a un filotto di partite da brividi con Bari, Ternana, Reggina, Catanzaro, Potenza e Casertana ancor di più con l'acqua alla gola. Intanto per domenica Ignoffo spera di recuperare Albadoro e soprattutto Karic, l'unico che sembra in grado di aggiungere qualità, estro e imprevedibilità alle giocate scontate evidenziate anche ieri al Partenio.