Il nuovo Avellino è già a un bivio: avanti con Izzo o Circelli

Entro il prossimo 10 febbraio la società cambierà. Le precisazioni di Circelli a Ottopagine.it

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Avellino.  

La certezza, al momento, è una: salvo clamorose riconciliazioni, Luigi Izzo e Nicola Circelli non proseguiranno la propria avventura insieme nell'U.S. Avellino.

Contattato telefonicamente da Ottopagine.it, il vicepresidente si è detto disposto a farsi da parte, al pari del socio Andrea Riccio, anch'esso in possesso del 25 per cento delle quote, previa una buonuscita rispetto alle cifre finora investite. Viceversa, anche perché legale responsabile del club, nelle vesti di amministratore unico, sarebbe pronto ad andare avanti con il supporto di altri imprenditori, che andrebbero a rilevare il 25 per cento ora nelle mani del presidente Izzo e il 12,5 rispettivamente di proprietà di Sabatino Autorino e Renato De Lucia. Se così fosse, la posizione del direttore generale Aniello Martone sarebbe in bilico.

La situazione, rispetto a quanto inizialmente trapelato, potrebbe non sbloccarsi in tempi brevi: in ogni caso, non si andrà oltre il 10 febbraio, dato che il 16 c'è la scadenza degli stipendi di novembre e dicembre da onorare. 

Intanto, è trascorsa un'altra giornata senza acquisti: venerdì, alle 20, cala il sipario sul calciomercato e all'appello mancano almeno due attaccanti e un difensore, richiesti dal tecnico Capuano. In tal senso, sempre oggi Circelli ha deciso di dare il via libera, inizialmente negato per valutazioni relative al compenso percepito e all'età di Evacuo, preferendo spalmare la cifra per l'innesto di più calciatori. L'affare, è, ciò nonostante, ancora lungi dal potersi ritenere in dirittura d'arrivo, complice la più vantaggiosa offerta di rinnovo messa sul piatto dal Trapani e vecchie ruggini tra il bomber di Pompei e una parte della tifoseria, che non avallerebbe il suo ritorno in Irpinia.

Infine, il commercialista De Vita e l’avvocato Petrillo sono stati impegnati con la Co.Vi.Soc., che ha dato tempo per la trasmissione di ulteriori documentazioni relative all'onorabilità bancaria entro il prossimo 6 febbraio, pena un nuovo blocco del mercato. Non tutti i soci avrebbero, infatti, ancora trasmesso gli incartamenti richiesti.