Di Paolantonio, l'Avellino nel cuore e il futuro in bilico

Andrenacci: "Ha fatto sacrifici e sempre messo il lupo davanti a tutto, ma il silenzio non aiuta"

di paolantonio l avellino nel cuore e il futuro in bilico
Avellino.  

Leader tecnico e carismatico. Con l'assist al bacio per Diego Albadoro, Alessandro Di Paolantonio è stato ancora una volta determinante per contribuire a un successo dell'Avellino, quello ottenuto ieri contro la Paganese.

A Ottopagine.it, ha parlato, della sua stagione e del suo futuro, l'agente Federico Andrenacci.

Andrenacci, battendo la Paganese l'Avellino ha pressoché ipotecato la salvezza. Dati i presupposti extra-calcistici con cui è iniziata la stagione e i problemi societari, centrare l'obiettivo con dieci giornate di anticipo.

“L'Avellino ha fatto un vero e proprio miracolo sportivo, sia per le condizioni in cui hanno lavorato i calciatori, sia per quelle in cui ha operato lo staff: dagli allenatori, al team manager Cristian Vecchia, fino al magazzinieri. Gente con gli attributi. Auguro a tutti loro e ai tifosi, che sono stati non meno encomiabili, di avere al più presto una società che possa permettergli di operare serenamente, senza dover convivere, giorno dopo giorno, angosciati dai problemi.”

Per Alessandro Di Paolantonio, tra i fiori all'occhiello della sua scuderia di assistiti, è stata la stagione della consacrazione: 32 presenze, indossando in più di una circostanza la fascia di capitano; 8 gol e 5 assist, ultimo dei quali ieri, per il gol decisivo di Albadoro.

“Per aprire il discorso relativo ad Alessandro, credo sia opportuno fare un passo indietro e porre in essere alcune precisazioni. Ho iniziato a curare i suoi interessi nel 2018, al termine del calciomercato, quando fu svincolato nell’ultimo giorno della sessione estiva della Ternana. Mi piangeva il cuore vedere un calciatore del genere in quella situazione. Come poteva finire così un ragazzo che aveva conquistato la Serie B sul campo con il Teramo, da protagonista? Prima di allora, tra di noi c’è solo un'amicizia importante che andavo di là del calcio. Negli anni precedenti mi sono limitato, semplicemente, a consigliargli di prendere delle scelte, ma, ovviamente, come giusto che fosse, l'ultima parola e le decisioni finali sono state prese sempre da lui e da chi lo seguiva all'epoca. Fiutai nell'Avellino in Serie D la grande opportunità per rilanciarlo e chiamai immediatamente Carlo Musa. Conoscendo cosa può dare, in termini di calore e di crescita professionale una piazza fantastica qual è Avellino, che sarebbe stato un matrimonio perfetto. Come ricorderete, c'è voluto più tempo del previsto per perfezionare il suo trasferimento in Irpinia. In quelle fasi di stallo arrivarono diverse offerte da club di Lega Pro di medio livello, ma nella testa, mia e di Alessandro, c'era solo l'Avellino. Non condividevo la gestione di Graziani, ma il potenziale dell'organico era evidente così come la possibilità che la squadra rimontasse e vincesse il campionato. Abbiamo atteso. Ci siamo fatti scivolare addosso lo scetticismo di tanti e firmato rinunciando a proposte economicamente più vantaggiose sapendo che un’eventuale promozione con l'Avellino sarebbe valsa come uno scudetto. Ci abbiamo creduto ed eccoci qua. A questa stagione da incorniciare, con l'orgoglio di ricordare da dove siamo ripartiti, ovvero dai Dilettanti.”

Capuano ha detto che Di Paolantonio in Serie B ci starebbe benissimo. Di Somma auspica una maggiore tranquillità societaria per sedersi e discutere il rinnovo del suo contratto, in scadenza. Il direttore sportivo si è dichiarato ottimista per il buon esito dei negoziati. Quali sono gli scenari possibili per il futuro a breve e lungo termine, ormai prossimi a coincidere?

La scorsa estate, nonostante molte pressioni di società di Lega Pro di alto livello, con Alessandro decidemmo di aspettare l’evolversi della situazione lì ad Avellino. Sapevo che lui avrebbe avuto bisogno dell’anno della cosiddetta consacrazione, di cui abbiamo parlato poco fa, e ancora una volta Avellino mi è parsa, ci è parsa, la migliore scelta possibile. A prescindere da tutto; rinunciando a intraprendere azioni per il mancato saldo degli emolumenti di giugno 2019; declinando proposte con compensi pari al triplo rispetto a quello pattuito nel contratto poi firmato con l'Avellino. Poteva sembrare un azzardo, ma i fatti ci stanno dando ragione. La società ci promise che, appena le cose si fossero messe a posto, avrebbe sistemato anche il contratto di Alessandro, cosa che, a oggi, non è accaduta, di vicissitudine in vicissitudine. Fino a ora non ho ricevuto nessuna chiamata da parte della società, alle prese con le vicende che tutti conoscete. Per una questione di trasparenza e onestà non nascondo di averne, invece, ricevute già tante da direttori sportivi di categoria superiore, che sono entusiasti del rendimento di Alessandro e ne apprezzano il potenziale. Stiamo chiaramente iniziando a guardarci intorno. Dai tempi di Taccone, sembra che ad Avellino non ci sia più modo di portare avanti ragionamenti relativi ad aspetti prettamente tecnici e progettuali; di campo.”

Il tecnico Capuano ha svelato che, a fine stagione, Di Paolantonio dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico a un ginocchio.

“Voglio innanzitutto ringraziare Capuano per gli attestati di stima che non ha lesinato nei confronti di Alessandro. So che per lui è come un figlio, calcisticamente parlando, ma la situazione non è quella che ha rappresentato, forse spinto dal desiderio di evidenziare il suo spirito di sacrificio. Un calciatore che ha un infortunio a un ginocchio tale da determinare la necessità di far ricorso a un'operazione, non sarebbe stato in grado di giocare 95 minuti ai ritmi e ai livelli che ha espresso ieri, contro la Paganese. Stesso discorso per le partite precedenti. Semplicemente, non avendo saltato mai un incontro, ha avuto un leggero affaticamento all'articolazione e, per prevenire qualsiasi tipo di problema, spesso prima degli incontri ha fatto delle iniezioni di acido ialuronico, finalizzate a una lubrificazione più efficace del ginocchio stesso. Abbiamo, comunque, effettuato delle viste precauzionali. Non abbiamo mai parlato di una possibile operazione. Capuano ha, nel contempo, pienamente ragione quando dice che non sa quanti altri calciatori avrebbero stretto i denti come ha fatto Alessandro, in scadenza. Quanti avrebbero preservato i loro interessi, la propria salute, anteponendoli a quelli della squadra?”