Offerta sì, offerta no: continua il rebus U.S. Avellino

Il futuro societario resta scandito da indiscrezioni contraddittorie: i possibili scenari

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Avellino.  

Angelo D'Agostino avrebbe formalizzato, via PEC, un'offerta pari a 150mila euro per diventare proprietario del 50 per cento delle quote dell'U.S. Avellino in possesso di Luigi Izzo, Sabatino Autorino e Renato De Luca. La palla passerebbe, così, a Nicola Circelli e alla Innovation Football, chiamati a decidere se avallare l'ingresso in società dell'imprenditore di Montefalcione o esercitare il diritto di prelazione, per poi procedere al potenziale coinvolgimento di quei nuovi soci, già impegnati nel mondo del calcio, menzionati dall'amministratore unico attraverso un comunicato ufficiale, lo scorso 20 febbraio.

D'Agostino potrebbe entrare anche con il 75 per cento, qualora Circelli decidesse di passare la mano, affiancato inizialmente dalla Innovation Football, che avrebbe giocato, nel contempo, un ruolo decisivo per la scelta di Bruno Iovino quale nuovo direttore generale. In piedi anche l'opzione dell'acquisizione dell'intero pacchetto, a fronte di un eventuale incontro a margine di cui, sia l'area Izzo, sia l'area Circelli, dovessero ritenere soddisfatte le condizioni poste in essere per cedere il passo.

I condizionali restano, però, assolutamente d'obbligo. Il motivo? Da fonti vicine al presidente si dà per certo che la proposta di D'Agostino sia stata messa “nero su bianco”, almeno per ciò che concerne la ricezione della stessa da parte di Carlo Iannace, legale di Izzo; dall'altra parte della “barricata”, invece, viene ribadito che nessun documento scritto è stato, finora, recepito. Non resta, dunque, che attendere comunicazioni ufficiali. I biancoverdi restano nel limbo dell'incertezza. L'unica sicurezza, a oggi, è rappresentata dalla deadline della prossima settimana, fissata dallo stesso Circelli, per chiudere i giochi in un senso o nell'altro.