Izzo: "Ho traghettato l'Avellino in un porto sicuro"

L'ex presidente: "Tornerò, magari come sponsor? Mai dire mai. Di certo, non sono un chiacchierone"

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Montefalcione.  

Un passo indietro dopo il duro faccia a faccia in Comune con una delegazione della Curva Sud, ma la decisione di farsi da parte per cedere il passo ad Angelo Antonio D'Agostino era, di fatto, già maturata a margine del tentativo, andato a vuoto, di rilevare le quote dell'amministratore unico Nicola Circelli. L'avventura di Luigi Izzo da presidente dell'U.S. Avellino è durata dallo scorso 9 dicembre sino a oggi. Un periodo di certo inferiore alle attese per l'imprenditore di Montesarchio che, direttamente da Montefalcione, dove ha limato gli ultimi dettagli burocratici relativi alla cessione del 50 per cento in possesso suo e dei soci appartenenti alla sua area, Autorino e De Lucia, si è così congedato dalla piazza biancoverde: “Non sono piaciuto sul piano della comunicazione, ma avevo promesso di fare i fatti, e questi ci hanno condotto alla porta di Angelo Antonio D’Agostino. Io, Autorino e De Lucia non potevamo anteporre le ambizioni personali a quelle della piazza. Anche se sono stato attaccato con diecimila appellativi, chi mi dava del chiacchierone deve, ora, ricredersi. All’inizio non conoscevo gli altri soci, però ho avuto la fortuna di essere affiancato da amici veri, che hanno capito l’intenzione di D’Agostino. Grazie a Ennio Pericolo e a Mauro Mastroberardino, che mi hanno aiutato a traghettare la barca in un porto sicuro. Tornerò, magari come sponsor? Mai dire mai. CIò che conta è che avevo promesso che l’Avellino non sarebbe tornato nei tribunali e ci sono riuscito. Con D'Agostino non accadrà mai più.”