Avellino, Braglia: "Conta solo arrivare tra le prime cinque"

Il tecnico ha presentato la sfida di Coppa Italia con il Renate e fatta il punto sul calciomercato

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Avellino.  

Mercoledì, alle 18, l'Avellino affronterà il Renate nel primo turno eliminatorio di Coppa Italia. La trasferta in Lombardia coinciderà con l'esordio stagionale in una gara ufficiale. Domenica, alle 17,30, scoccherà, invece, l'ora di sfidare la Turris, al “Partenio-Lombardi”, nella prima giornata del girone C di Serie C, formato 2020/2021.

Questa mattina, su zoom, si è tenuta una videoconferenza del tecnico dei biancoverdi, Piero Braglia: “Stiamo cercando di trovare una certa condizione, con le amichevoli abbiamo lavorato per trovare i giusti ritmi, ma ne abbiamo fatte poche e da poco abbiamo completato la rosa, in maniera soddisfacente. Le condizioni della squadra in generale sono buone, siamo contenti, dobbiamo solo capire le condizioni di Laezza. Non sappiamo ancora nulla, l’ho sentito stamattina. Gli giravano le scatole. Siamo indietro rispetto ad altri, dobbiamo lavorare. La Reggina l’anno scorso ha vinto in abbondante anticipo il campionato e c’erano 30 punti di distacco. La squadra va rinforzata ancora, dobbiamo rimboccarci le maniche se vogliamo essere protagonisti. Abbiamo cercato di non sbagliare gli acquisti, di capire quel che si poteva fare. Sarebbe stato semplice prendere tanto per prendere. L’idea, relativa al modulo, all’inizio era diversa, certi giocatori non venivano e abbiamo cambiato. Stiamo cercando profili giusti per completare la rosa, ma dovremo essere pronti sin da domenica contro la Turris, anche perché vincere aiuta a vincere. Mi aspetto questo dai ragazzi, sono tranquillo. Chi ha preferito andare via? Non me ne frega niente, che facciano la loro strada, per quel che manca ci pensa la società. Tito? Non fa per noi, non per le qualità del ragazzo, so che è bravo, ma cerchiamo altri profili."

"Con la cessione di Parisi il minutaggio diventa difficile, poi certamente potrà crescere qualche ragazzo, ma a oggi non penso sarà possibile. Abbiamo Burgio, un 2001, che per me diventerà fortissimo, ma ora è timido, c’è da aspettarlo. Vendendo Parisi credo che anche la società abbia capito che per il minutaggio sarà difficile. Adamo? Ha fatto vedere buone cose, poi è un 1998, ha margini di miglioramento importanti. Attaccanti? Non si possono giudicare in così poco tempo, sarà il campo a dire qual è la migliore coppia. Di certo ci occorre un ancora un profilo da quelli attualmente in organico, ovvero meno fisico e più rapido; capace di saltare l'uomo e creare superiorità numerica. Una seconda punta. Ma sono importanti anche le alternative, che a mezz’ora dalla fine sparigliano, e questo è quello che stiamo cercando sul mercato. I centrocampisti devono proteggere un po’ più la difesa, ma abbiamo ottimi elementi. De Francesco? Può fare molto meglio, ha ottime qualità. La cosa fondamentale resta sempre l’atteggiamento. Forte sarà il portiere titolare, anche perché è arrivato prima, ma sono contento anche dell'acquisto di un portiere esperto qual è Pane.”

Dopo il punto sul precampionato e il mercato, quello sul prossimo e più imminente avversario: “Il Renate l’anno scorso ha fatto un campionato importante. Si migliorano ogni anno, lottano per i primi posti sempre e lo faranno anche quest’anno. Penso che riusciremo a fare una buona prestazione:,indossiamo una maglia gloriosa, figuracce non ne possiamo fare. A me interessa andare in fondo e portare la squadra dove mi hanno chiesto, non di fare bene in Coppa o in campionato. Ce la giocheremo con tutti. La società mi ha chiesto di arrivare tra le prime 5, chiaramente si spera si possa arrivare prima. Però, non mi piace parlare, fare chiacchiere, vedremo dove si arriveremo Mi trovo bene qui, il problema sarà quando ci saranno le partite se non dovessero arrivare i risultati prefissati. Sarà un girone difficile per noi, come lo sarà per gli altri, anche per chi lo vuole vincere, come Bari o Palermo.”

Spazio, infine, a un parere sulla graduale riapertura degli stadi: “Al di là di tutto, una partita di calcio senza tifosi non esiste. Non c’è tensione, non c’è competizione, sembra un allenamento. Spero che i tifosi tornino il prima possibile, pur sempre mettendo al primo posto la tutela della salute. Mille spettatori, però, per uno stadio come il nostro sono pochi. Bisognerebbe far entrare i tifosi in base alla capienza degli impianti di gioco.”