Ciancio e Tito: binari opposti, stessa garanzia

Così diversi e così simili, certezze sulle corsie laterali per l'Avellino che non si ferma più

ciancio e tito binari opposti stessa garanzia
Avellino.  

Così diversi, così simili. Nell'Avellino che viaggia ad alta velocità c'è una coppia fondamentale. Che non segnerà gol belli e pesanti. Che alle volte può passare perfino inosservata, ma che nell'economia dell'ascesa biancoverde sta pesando come un macigno. Simone Ciancio e Fabio Tito. Binari opposti, caratteristiche differenie, stessa efficacia ed affidabilità. Due garanzie. Entrambi le hanno giocate praticamente tutte. Ciancio è il titolare inamovibile di Braglia. Finora è rimasto fuori solo per squalifica. Diciotto presenze in campionato, una in Coppa Italia. Esperienza, pura, al servizio della causa irpina. Uno di quei calciatori della cui presenza, spesso, non ti accorgi. Ma in senso positivo, per la capacità di tirar fuori prove senza sbavature e che, come domenica scorsa, si tolgono pure lo sfizio di rifinire per mandare in porta o a rete i compagni di squadra. Professionisti di cui, invece, noti, eccome, l'assenza. Quando si è parlato dell'interesse del Padova, Braglia ci scherzò su: “Queste voci, secondo me, le mette in giro lui.” commentò, scoppiando a ridere. Come per dire: solo un pazzo ne farebbe a meno. E sì, perché Ciancio si è dimostrato utile pure nei tre di difesa, rappresenta una certezza autentica.

Sull'out mancino la pelata ispirata, col educatissimo, di Fabio Tito. Lui non ha riso, ma, racconta chi lo conosce bene, ha quasi pianto di gioia nel momento in cui ha firmato per l'Avellino spiegando di essere quasi incredulo per la possibilità di tornare a giocare nella sua Campania con una maglia che rispetta profondamente e sta onorando in campo. Diciannove presenze pure per lui, ben 7 assist e un gol. Quando la palla transita dalle sue parti basta attaccare lo spazio ed è matematico che arrivi una di quelle pennellate con la forza e coi giri giusti, che possono diventare un fattore pure su palla inattiva. Qualità e carisma, come per Ciancio. Sei anni di differenza, solo 8 giorni di distanza tra il compleanno del genovese (18 luglio) e dello stabiese (10 luglio), il pieno della maturità per un tandem di quelli che sono poca appartenza e tanta sostanza, pronti a dare botte e a spingere sull'acceleratore. Ingranaggi preziosi, pienamente oleati in un meccanismo che sta girando a mille. Senza intoppi.