Braglia: "Il mio gruppo più forte di sempre? Lo sarà vincendo"

Verso Monopoli - Avellino: "Sono infastidito da chi c'era prima e non smette di parlare di noi"

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Avellino.  

Vincere a Monopoli per approfittare della sfida tra Ternana e Bari. Più facile a dirsi che a farsi, ma l'Avellino è lanciato e proverà a non fermarsi. Parola di Piero Braglia: “Ternana - Bari? Parliamo del Monopoli. Di Ternana – Bari non mi interessa nulla. Il Monopoli è cambiato totalmente rispetto all’andata, hanno casi Covid e infortunati, ma anche una rosa di buoni giocatori. Giocano 3-5-2, sono pericolosi. In avanti hanno Soleri che sta facendo bene, gli altri li conosciamo tutti. Sono messi bene in campo. Con Viterbese e Bisceglie hanno fatto bene, ci possono mettere in difficoltà se giochiamo con superficialità. Dobbiamo approcciare bene la gara, poi ogni partita è a sé. La squadra sta bene, ma non veniamo da una grandissima partita, tanto per essere chiari. Dovevamo e potevamo fare un po’ meglio. Eravamo abbastanza stanchi. L’unica cosa di cui sono stato felice è stato l’atteggiamento. I ragazzi volevano vincere, non sono stati sorpresi dall’atteggiamento della Paganese e se sottovaluti gli avversari, poi perdi. Ogni partita presenta delle difficoltà”.

Al “Veneziani” il tecnico dei biancoverdi non potrà accomodarsi regolarmente in panchina: “Mi dispiace della squalifica perché non ho detto nulla, non ho bestemmiato. Non pensavo neanche lontanamente di essere squalificato. Sbagliare capita anche a me, sono un essere umano, ma non è capitato nell’ultima gara. Non mi piace quando gli arbitri si nascondono dietro al referto. Se ho sbagliato vieni alla fine del primo tempo e me lo dici. Io non uso quei termini lì. A Potenza ho capito perché mi hanno squalificato, avevo detto a un fotografo che stava dietro di me di levarsi dalle palle. Domenica è capitata una cosa simile. Se venissero da me gli direi che si sono sbagliati oppure che hanno ragione”.

Caccia alla settima vittoria consecutiva: “La squadra ha cambiato passo, ha preso coscienza delle sue possibilità e potenzialità, è evidente. Dobbiamo lavorare per poter ancora migliorare e ridurre gli errori. Domenica scorsa la linea avversaria si è chiusa e ci hanno messo in difficoltà, non abbiamo mai saltato l’uomo. Non sarà solo la Paganese a venire a chiudersi, dobbiamo trovare soluzioni. Le altre ci studiano, dobbiamo entrare nell’ordine di idee che possiamo anche cambiare assetto tattico se sarà possibile. Siamo qui a lavorare per questo. Le voci esterne sull’Avellino che corre? Ogni tanto posso sbottare, ma tendenzialmente non mi interessa nulla. Ognuno deve dire ciò che pensa. Certo, è la prima volta che mi trovo a vivere una situazione in cui così tante persone parlano della mia squadra. Quando mi è capitato di non lavorare e che mi chiedevano della squadra che allenavo prima non parlo mai. Ognuno dica quel che vuole, alla fine vedremo ciò che siamo stati capaci di fare. Se c’è una cosa che mi dà un po’ fastidio è che chi stava qui, prima, continua a parlare dell’Avellino. Io non ho mai parlato delle squadre che allenavo, al massimo ne parlo bene, ma in privato. Credo che ci sia una forma di rispetto tra gli addetti ai lavori. Io non mi permetto di criticare un collega, qui per poco non ci dicevano anche chi doveva giocare”.

La condizione fisica: “La squadra non mi è sembrata brillante, c’erano 5, 6 calciatori stanchi, gli abbiamo consigliato di riposare il giorno dopo. Quando arrivi a nove gare dalla fine c’è sempre qualcuno che ha tirato di più la carretta. Dopo Catania, credo faremo un solo allenamento al giorno e non due. Bisogna considerare il clima, quello che abbiamo passato. Dobbiamo stare attenti a tutto, ma la squadra fisicamente sta bene”.

A centrocampo rientrerà Aloi, con De Francesco che si accomoderà in panchina: “In mediana quattro calciatori per tre posti? Sono molti di più, per me sono tutti big. Aloi, Carriero, D’Angelo, De Francesco, Adamo. Quando torneranno ci saranno pure Marco Silvestri ed Errico. Marco Silvestri si è fatto male proprio quando iniziava a star bene. Ho la fortuna che il gruppo sa lavorare, aspetto che tornino tutti in modo che alzino anche la competizione tra di loro. Forte e Maniero stanno bene. Leoni e il rischio di restare senza il portiere di riserva, come accaduto a Catanzaro? Non ha fatto benissimo, parliamoci chiaro. Si allena, sta cercando di migliorare, ma non mi piace portarmi dietro tre portieri. Non mi è piaciuto quando è arrivato, deve migliorarsi molto”. In attacco si va, intanto, verso il ritorno del tandem Maniero - Fella.

Braglia ha plasmato e allenato gruppi vincenti. L'Avellino attuale è il più forte che abbia mai guidato? La riposta è intrisa del pragmatismo alla base dei successi ottenuti in carriera dall'allenatore: “Devo dire una bugia o una verità? No. Come tutti i gruppi vincenti si vedono alla fine. Se vinceremo sì, altrimenti no. Abbiamo avuto problemi reali a un certo punto. Va dato merito a chi ha creato la squadra, che è fatta di belle persone. Anche chi resta fuori, come Dossena, che ha fatto una grande partita, dimostra di sentirsi parte del progetto”.