Responsabilità diretta per la combine contro il Savona: il Teramo rischia la Serie D. La doccia fredda per la società abruzzese è arrivata direttamente dalla Procura Federale che ha concluso il lungo lavoro per stabilire se ci sia stato o meno l'illecito sportivo (Savona-Teramo 0-2) che ha di fatto aperto le porte della Serie B al Teramo. Il Procuratore Federale, Stefano Palazzi ha inoltrato addebiti (a giorni seguiranno i deferimenti) nei confronti del presidente del Teramo, Luciano Campitelli e di quello del Savona, Aldo Dellepiane ai quali è stata contestata la responsabilità diretta nella combine.

Responsabilità oggettiva per il direttore sportivo abruzzese, Marcello Di Giuseppe e per il consulente del sodalizio ligure, Marco Barghigiani, mentre ai calciatori Marco Cabeccia e al collaboratore Enrico Cennicola, entrambi tesserati dal Savona, è stata contestata l'omessa denuncia. Si fa pericolante, dunque, la posizione del Teramo che vede aprirsi sotto ai suoi piedi il baratro della Serie D, dopo aver cercato, attraverso la difesa dell'avvocato Edoardo Chiacchio, di limitare i danni accollandosi la sola responsabilità oggettiva che avrebbe salvato la prima storica promozione in Serie B.

Deferimenti in arrivo anche per il Barletta, che non si è iscritto al prossimo campionato di Lega Pro, L'Aquila (responsabilità oggettiva per il coinvolgimento del responsabile dell'area tecnica, Ercole Di Nicola) e Atletico San Paolo Padova (responsabilità oggettiva per il coinvolgimento del calciatore Davide Matteini). Avviso di conclusione delle indagini per il direttore sportivo, Giuliano Pesce e per Fabio Di lauro, ex calciatore, tra le altre, dell'Avellino.

Esulta l'Ascoli che si avvicina a grandi passi verso il ritorno in cadetteria. Il club marchigiano, infatti, prenderebbe il posto del Teramo in caso di retrocessione per illecito, per aver terminato al secondo posto lo scorso campionato di Lega Pro, girone B.

Carmine Roca