A Chiavari, con l'1-1 contro la Virtus Entella nella seconda giornata della Supercoppa di Serie C, è calato il sipario sulla stagione dell'Avellino. I festeggiamenti promozione hanno probabilmente condizionato il cammino nella competizione con le vincitrici degli altri gironi. La sconfitta casalinga con il Padova (0-1), poi il pari con i liguri con le reti di Di Noia e Lescano con i lupi da un punto in due gare: ecco il percorso nella Supercoppa per gli irpini, fuori dai giochi per la conquista del trofeo e pronti a presenziare a nuove celebrazioni in provincia. Almeno un'altra settimana di festeggiamenti, ma sottotraccia il lavoro dirigenziale prosegue e appare pronta la prima accelerazione in chiave Serie B.
Il "3-4" nelle idee dello staff tecnico
Come presentato dai protagonisti in più occasioni nei giorni scorsi, ai contatti si aggiungeranno i primi incontri per il progetto tecnico futuro. La proprietà, il direttore sportivo Mario Aiello e il tecnico Raffaele Biancolino stileranno il programma relativo alla rosa e al modulo immaginato. Il "3-4", citato dal Pitone e visto in Supercoppa, apre all'idea di un Avellino ancora più versatile rispetto a quello che ha ottenuto la promozione in Cadetteria. Se nella stagione appena conclusa i lupi hanno sviluppato il cammino da primato con la difesa a 4, la mediana a 3 e con la capacità di ruotare con il trequartista e le due punte, ma anche con i due esterni/trequartisti alle spalle di un solo attaccante, la prospettiva è quella di aggiungere la capacità di un pacchetto arretrato con i tre centrali e due esterni a tutta fascia. In Supercoppa l'Avellino ha affrontato il 3-4-3 del Padova e il 3-5-2 della Virtus Entella: l'occasione per immaginare qualcosa di diverso perché il piano B è nelle idee di un gruppo che uscirà rivoluzionato un po' per scelta, ma soprattutto per gli obblighi della lista over.
