Avellino, la curiosità: ma che ci fa Radunovic sugli spalti?

In Tribuna Montevergine Njegos e Pavle Radunovic: "Qui Boris può prendersi Serie A e Nazionale"

Avellino.  

La prima sensazione è quella dell'allucinazione, della vista che si sdoppia. L'interrogativo è spontaneo: come fa Boris Radunovic ad essere contemporaneamente in campo, tra i pali, e sugli spalti del Partenio-Lombardi? Ciglia corrucciate, perplessità. Il dubbio con tanto di timore per le proprie capacità cognitive è però presto fugato; la domanda che, c'è da metterci la mano sul fuoco, si saranno posti più o meno tutti i tifosi presenti agli allenamenti dell'Avellino, ha una risposta molto semplice semplice. Nessun super-potere, nessun dono dell'ubiquità. Semplicemente quello fuori dal campo è Pavle Radunovic, fratello gemello del portierone serbo, nel giro della Nazionale Under 21, prestato questa estate all'Avellino dall'Atalanta. In sua compagnia c'è il papà Njegos: non si perdono un tuffo o un intervento di Boris, ma si nota che amano il calcio a prescindere da questioni di cuore. 

E sì, perché pure Pavle gioca a pallone: ironia della sorte, lui fa l'attaccante. Ha maturato esperienze nell'FK Rad Belgrado Under 19 e nel Sindjelic Belgrad nella Prva Liga (la Serie B serba). Pavle è un ragazzo disponibile: non nasconde che ha provato ad ottenere una chance con i lupi, è incuriosito dalle attenzioni mediatiche intorno alla squadra biancoverde, e, dopo una risata di gusto con papà Njegos, nel momento in cui  si fa notare al singor Radunovic (altro gigante) che con una porta in giardino lo spettacolo sarebbe garantito, racconta con piacere la sua storia in parallelo con il fratellone coi guanti al microfono di Otto Channel 696: “Io e Boris siamo nati il 26 maggio 1996. Siamo gemelli e siamo inseparabili, andiamo sempre insieme ovunque – spiega alla fine dell'allenamento, seguito con grande attenzione – Ho visto tanti bravi giocatori: l'Avellino è davvero una buona squadra. Per mio fratello questa è una grande opportunità: qui può puntare a giocare un grande numero di partite per poi tornare all'Atalanta e giocare da titolare l'anno prossimo. Se Boris giocherà bene qui ad Avellino e nella Nazionale Under 21 sicuramente troverà spazio anche nella Nazionale maggiore e in Serie A. Se ho visto la partita con il Trapani? Io guardo tutte le partite dell'Avellino, Boris finora ha giocato molto bene. Forza Avellino”.

Marco Festa