Scandone, Sacripanti furioso per il tecnico contro Cremona

Non si placa la delusione per l'eliminazione lampo dalle Final Eight di Coppa Italia

Avellino.  

 

di Marco Festa

Dopo il flop in Coppa Italia, per la Sidigas Avellino è il momento di sbollire la rabbia, riposare e pianificare il riscatto approfittando della sosta per le qualificazioni ai Mondiali di Cina 2019. N'Diaye, Fitipaldo, Scrubb e Filloy sono impegnati con le rispettive nazionali mentre in attesa della ripresa del campionato, fissata per il prossimo 4 marzo, a Desio, contro Cantù, sia coach Sacripanti, sia il direttore sportivo Alberani attendono segnali dalla proprietà nella persona di Gianandrea De Cesare. L'amministratore unico della società biancoverde, al quale è stato proposto, senza esito, di acquisire la maggioranza del pacchetto dell'U.S. Avellino dovrebbe fare presto il punto della situazione con i diretti interessati dopo essersi defilato, almeno fisicamente, nelle ultime settimane. In attesa del confronto c'è intanto da ritrovare l'opportuna serenità, indispensabile per garantire lucidità d'azione e nelle scelte. Palese che a essere sotto pressione più di tutti sia proprio il già citato Sacripanti, finito nel mirino della critica per la gestione del roster nell'amarissimo quarto di finale contro Cremona e su tutte le furie, come trapelato, in occasione del confronto dello scorso fine settimana, sempre a Firenze, con gli arbitri. In quella sede il tecnico canturino non le avrebbe mandate a dire al direttore di gara Sahin, reo di avergli comminato il fallo tecnico, pesantissimo, a due minuti e trentatré secondi dalla fine dell'ultimo quarto. Infine, sul fronte mercato, situazione di sostanziale stand-by, ma resta sotto la lente d'ingrandimento il rendimento, insoddisfacente, di Fitipaldo e Wells.