Clamoroso! Festa iscrive la Scandone in Serie B

Il sindaco ha effettuato il bonifico che mancava: la "palla" passa a LNP e Consiglio Federale

Avellino.  

Incredibile, ma vero. "All'orizzonte c'è un fallimento che, ormai, solo un miracolo potrebbe evitare" avevamo scritto nell'aggiornamento delle 22:17 raccontandovi l'ormai imminente capolinea della storia della Scandone, che entro le 12 di oggi aveva presentato una documentazione incompleta per la partecipazione al prossimo campionato di Serie B.

La seconda ed ultima scadenza, però, che nessuno avrebbe immaginato potesse essere rispettata in seguito alle vicende di giornata, ovvero quella del pagamento dei 20mila euro a corredo dell'istanza, da produrre entro le 23,59 odierne, è stata rispettata, a sorpresa, dal sindaco di Avellino, Gianluca Festa.

Nel tardo pomeriggio, lo stesso primo cittadino del capoluogo irpino, al microfono di 696 TV OttoChannel e Ottopagine.it, aveva manifestato la volontà di comprendere se l'iscrizione fosse stata perfezionata o meno; ipotizzato la richiesta di una proroga a Petrucci, dato che in giornata è arrivato il sequestro preventivo di circa 100 milioni di euro nei confronti di Gianandrea De Cesare e del "gruppo di imprese" a lui rincoducibile.

Alla fine, però, ha preso in mano la situazione evitando una fine altrimenti annunciata e pagato la prima tranche per la partecipazione alla terza serie di pallacanestro.

Festa ha così fatto partire il cruciale bonifico bancario in serata, dopo aver avvisato Gianandrea De Cesare e proprio il numero uno della Federazione Italiana Pallacanestro, Gianni Petrucci.

Il canestro più importante, per un'intera comunità; di certo non paragonabile a quelli segnati, dallo stesso Festa, da cestista della Scandone; nelle cavalcate trionfali in A2, prima, ed in A1, poi.

Una boccata di puro ossigeno per il club e i tifosi biancoverdi, anche se il futuro resta in salita: adesso bisognerà attendere le decisione della Lega Nazionale Pallacanestro e del Consiglio Federale in merito alla domanda di iscrizione di Avellino perché resta la rilevante esposizione debitoria e la conseguente drammatica situazione societaria, ovviamente da risolvere.

Ma, intanto, ancora no: non è finita. La Scandone ha qualcosa, che, ora come ora, dopo una giornata così, vale più di tutto: una speranza.