Scandone, lodi scaduti: mercato bloccato

Il club irpino torna nella black list del tribunale arbitrale della pallacanestro

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Avellino.  

La Società Sportiva Felice Scandone Avellino riappare nella lista delle sanzioni del Tribunale Arbitrale della Pallacanestro. L'organo indipendente, riconosciuto dalla FIBA, ha inserito nuovamente la società irpina nella black list a causa del mancato pagamento dei lodi esecutivi (scaduti il primo agosto) vinti da Jason Rich e dagli agenti del giocatore statunitense, Dan Tobin e Vittorio Ferracini.

Dal giorno 3, quindi da qualche ora, il mercato della Scandone risulta bloccato. La sanzione non produce particolari effetti in questa fase. Il tesseramento vero e proprio degli atleti sarà a ridosso dell'inizio dei campionati e le date della prossima stagione sono ancora al vaglio delle leghe e della FIP (giovedì sarà consiglio federale al Salone d'Onore del Coni).

È comunque un segnale dell'impasse che si registra in casa Scandone, che nella prossima stagione ripartirà dal -6 in Serie B (causato dal mancato pagamento dei lodi nei termini previsti). La gestione sportiva è ferma e attende novità dalla proprietà Sidigas. Non c'è ancora il rinnovo dell'accordo, stipulato la scorsa estate, per garantire almeno la prosecuzione dell'attività sportiva in terza serie, dopo l'addio alla massima serie, maturato per l'impossibilità di rispettare i parametri Comtec. Ad oggi, la società sportiva risulta bloccata non solo per gli aspetti di mercato (il liquidatore della società, Luciano Basile, è stato inibito fino a ottobre prossimo). L'obiettivo del sindaco di Avellino, Gianluca Festa, è di garantire quanto prima vita propria al club, per ora limitata dall'evoluzione del caso Sidigas in tribunale.