"Banconote 50 euro false mai viste, sfuggivano ai rilevatori"

Traffico di monete contraffatte, conferenza stampa. "Più grande operazione degli ultimi 10 anni

banconote 50 euro false mai viste sfuggivano ai rilevatori
Benevento.  

Nome in codice Nerone e, a detta di chi l'ha condotta, “la più grande operazione contro la contraffazione di banconote degli ultimi 10 anni”. Quarantaquattro misure cautelari – vedi altro servizio-, “un risultato di tutto rilievo in un'attività investigativa lunga e difficile nel corso della quale sono stati sequestrati oltre 100 milioni di euro falsi”, ha esordito il procuratore capo Aldo Policastro nella conferenza stampa convocata presso il Comando provinciale dei carabinieri. “E' il frutto di un lavoro portato avanti in collaborazione con Europol (presente un rappresentante-ndr) ed Eurojust, con i magistrati di collegamento all'estero, che dimostra come anche nel nostro territorio, più marginale sul versante economico e criminale, possano annidarsi gruppi organizzati”.

“Abbiamo assestato un duro colpo al “Napoli group””, il cartello che da anni costituisce la spina nel fianco in tutta Europa con la produzione e la commercializzazione di denaro falso, ha spiegato il procuratore aggiunto Giovanni Conzo, che ha ricordato l'importanza di “aggredire”, come è accaduto, “i patrimoni economici della criminalità”.

Il colonnello Germano Passafiume, 'numero uno' dell'Arma sannita, ha ricostruito l'inizio dell'indagine, alla fine del 2017. “Stavamo seguendo tutt'altro, un caso di estorsione, quando ci accorgemmo che un sospettato era in compagnia di una persona di Benevento – Franco De Iasio ndr- a noi già nota che andava a Napoli. Fu allora che sequestrammo le prime banconote da 50 euro”.

Banconote riprodotte talmente bene da poter ingannare i rilevatori più datati, “fino a quel momento mai censite”. Un unicum che aveva richiamato l'attenzione del tenente colonnello Alfredo Zerella, al vertice del Nucleo operativo del Reparto operativo, che all'epoca aveva immediatamente contattato il colonnello Fabio Imbratta, del Nucleo antisofisticazione monetaria dei carabinieri.

All'incontro con gli organi di informazione c'era il colonnello Renato Chicoli, che ne è il comandante. E' stato lui a rivendicare la soddisfazione per gli esiti di una inchiesta che ha consentito di “colpire il falsario più importante del Napoli group, di smantellare una stamperia ed una zecca clandestina”. Un impegno profuso da Napoli, “che detiene la leadership per le banconote”, alla Lombardia, che “ce l'ha invece per le monete”. Come quelle da 50 centesimi che nel luglio del 2018 erano state scovate a Pavia.

Una marea di soldi contraffatti, “un fenomeno criminoso contro il quale sono stati sequestrati centinaia di milioni di euro in Italia, Francia, Spagna, Germania e Irlanda”, ha concluso. Un business redditizio senza soluzione di continuità, nel quale c'è chi produce e chi acquista e poi commercializza attraverso la sua rete distributiva, capace di piazzare banconote da 50 euro comprate al prezzo di 8 euro o, se i quantitativi sono molto consistenti, ad un costo ancora più basso. Un affare nel quale Franco De Iasio è considerato un elemento di spicco “perchè avrebbe creato a Benevento una organizzazione” che si sarebbe “ramificata in Campania, in Italia ed all''estero”.