di Andrea Fantucchio
«L’Avellino non è stato ammesso al prossimo campionato di serie B». La FIGC ha ufficializzato quanto era nell'aria da questa mattina. E' stato rigettato il ricorso della società biancoverde contro l'esclusione della Covisoc. La Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche aveva escluso l’Avellino dal campionato. Dopo aver esaminato la documentazione prodotta dal club biancoverde per l’iscrizione. Nel mirino una fideiussione romena che, per l'ente di controllo, non rispettava i parametri di attendibilità previsti. La fideiussione è una garanzia di solvibilità.
Il presidente dell'Avellino, Walter Taccone, aveva parlato oggi a Tuttomercatoweb: “Presenteremo immediatamente ricorso sicuri al 100% di essere ripresi: il provvedimento che tra poco uscirà è viziato da una forma, una leggerezza, ma noi siamo tutti sereni, così come i nostri calciatori e lo staff tecnico. Ci giochiamo una partita importante, questo è vero e ne siamo coscienti, ma sappiamo anche di avere armi molto valide: fino all’ultimo combatteremo la nostra battaglia. E ci tengo quindi anche a rassicurare i nostri tifosi”.
La società è convinta di vincere il ricorso al Collegio di garanzia del Coni. E così garantire alla tifoseria la cadetteria, dopo settimane di forti preoccupazioni. Intervistati da 696 Tv molti avellinesi si sono detti fiduciosi che la squadra possa riuscire, alla fine, a giocare la B. E non vogliono credere all'ipotesi di una retrocessione o, peggio ancora, di un nuovo fallimento. Sul web invece i pareri sono contrastanti. E c'è anche chi non ha risparmiato dura critiche alla società accusata di aver regalato una altra estate di incertezze. Esplose già dopo l'inchiesta della magistratura, della quale Ottopagine.it vi ha parlato, su alcune trattative fra la squadra e dei fornitori.
Il titolare dell'indagine, il sostituto procuratore Vincenzo D'Onofrio, aveva voluto ascoltare in Procura l'amministratore delegato di Italpol, Giulio Gravina. In merito alla trattativa naufragata con la quale proprio l'imprenditore romano doveva acquisire l'Avellino. L'attenzione degli inquirenti è puntata su delle presunte false fatture. Ipotesi di reato rispetto alle quali la società biancoverde si era detta pronta a fornire tutte le garanzie necessarie. Ora una nuova corsa contro il tempo. Il ricorso andrà presentato entro il 23 luglio. La decisione dovrebbe arrivare tre giorni dopo.
