Avellino, Bucaro annuncia un acquisto e bacchetta Pizzella

"Mercoledì già a disposizione un nuovo difensore. Chiedo scusa ai genitori del raccattapalle"

Avellino.  

L'Avellino s'arrende al “Vanni Sanna” di Sassari cedendo il passo alla combattiva Torres con il finale di 2-0. Lupi al momento fuori dalla zona play off, ma soprattutto con i piedi ben fuori dalla coperta corta, cortissima, dopo un calciomercato di dicembre nel quale ai proclami non sono seguiti i fatti. E allora, è corsa ai riparti. Finalmente verrebbe da dire, nonostante il colpevole e non più giustificabile ritardo. A fine gara, Giovanni Bucaro, che ovviamente non poteva fare miracoli in pochi giorni di lavoro -  e il problema, a conti fatti, non era poi, come volevasi dimostrare, unicamente Graziani - ha così fatto le veci del direttore sportivo annunciando in fretta e furia un acquisto addirittura imminente: si tratta Matteo Dionisi, difensore centrale, classe '85, appena svincolatosi dal Latina dopo aver collezionato 14 presenze.

“È probabile che arrivi già stasera a Olbia.”ha esordito il tecnico biancoverde in conferenza stampa“Ha vinto già quattro campionati e sarà disponibile per la partita di mercoledì.”

Poi il commento sulla sconfitta, la prima della sua neo-nata gestione tecnica e un netto messaggio rivolto al giovane portiere Pizzella, espulso nel corso del recupero per un censurabile gesto di reazione: “È stata una brutta partita, giocata al di sotto delle nostre possibilità.”ha ammesso con grande onestà intellettuale Bucaro“Il gioco può anche non esserci, ma l’atteggiamento è stato completamente sbagliato dal primo all’ultimo minuto. Siamo andati anche oltre con due espulsioni, una delle quali ha mandato anche un raccattapalle all’ospedale. Chiedo personalmente scusa ai genitori del raccattapalle per quanto accaduto. Sono cose che quando ti chiami Avellino non puoi permetterti. Saranno presi seri provvedimenti. Si può perdere una partita, ma non la testa. Ci siamo complicati la vita da soli, oltre la battuta d'arresto. Ci mancheranno tre calciatori contro il Budoni. Non possiamo subire certe espulsioni. Se non si comprende il valore della maglia che si indossa, allora si può giocare con l’Avellino e, invece, alla prima difficoltà ci sciogliamo, abbiamo questo difetto. L’errore di Omohonria ci ha tagliato le gambe. La Torres ha vinto meritatamente arrivando sempre prima sul pallone. Se non ci metti il cuore le partite le perdi.” Un altro messaggio chiaro e netto alla proprietà. Il tempo degli alibi è finito. Serve una squadra all'altezza, più che del trito e ritrito blasone, del obiettivo stagionale per cui si compete. O sarebbe meglio dire: per cui si compete?