Avellino - Capuano, armistizio nel segno della concentrazione

La squadra è scesa in campo con un'ora e dieci di ritardo rispetto a quanto programmato

Avellino.  

In campo con un'ora e dieci minuti di ritardo rispetto a quanto inizialmente stabilito: dalle 15 alle 16,10. Ufficialmente per una sessione video (non preannunciata), verosimilmente per un faccia a faccia con Capuano dopo che in mattinata si sono diffuse una serie di indiscrezioni relative a un malcontento generale, diffuso nello spogliatoio, nei suoi confronti, e manifestato a chi si è interfacciato con la squadra per ragionare su cosa non stesse funzionando in seguito alle quattro sconfitte di fila maturate in campionato.

L'Avellino ha condotto a termine così, nel pomeriggio, la seconda seduta di allenamento odierna in programma in vista della gara casalinga in calendario per domenica, alle 17,30, contro il Rieti. Il tecnico di Pescopagano è uscito dagli spogliatoi fumando nervosamente, poi i calciatori sono gradualmente e alla spicciolata entrati sul rettangolo di gioco venendo sollecitati a fare il loro ingresso sull'erba sintetica del “Partenio-Lombardi” da un compagno incaricato di farsi portavoce della richiesta di accelerare i tempi. Concentrazione è la parola chiave che ha scandito il lavoro. L'allenatore ha limitato la sua consueta energia nei richiami e nelle indicazioni ai suoi uomini, chiedendo unicamente e legittimamente di “andare a tremila”.

Da bordocampo, tra una telefonata e l'altra, ha assistito alle fatiche pomeridiane il direttore sportivo Di Somma, che ha legato il suo destino a quello del trainer, fortemente voluto al punto di optare - come svelato dal presidente Mauriello nel giorno della presentazione ufficiale - per un “o lui, o me” nel momento dell'esonero di Ignoffo per favorire l'avvicendamento sullo scranno irpino.

Tira aria di armistizio mentre lo stesso Capuano, che dovrà vincere per puntellare la sua panchina, ha rilasciato un'intervista a Rietilife commentando la svolta societaria che ha salvato il club laziale dopo lo 0-3 a tavolino subito contro la Reggina: “Curci ha fatto un grande gesto e ora paga addirittura gli arretrati. Ma non giocare domenica e poi ricominciare la settimana successiva non è giusto, così si falsa il campionato.” ha commentato l'ex mister degli amarantocelesti.