Scienza: "L'Avellino vale la Ternana, ma non partiamo battuti"

Il tecnico del Monopoli: "Indisponibili? Dodici, ma non siamo affatto piangina. Daremo battaglia"

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Avellino.  

Alla vigilia di Monopoli - Avellino, a completare il giro delle conferenze pre-gara, iniziato ieri da Piero Braglia, ci ha pensato il tecnico dei pugliesi, Giuseppe Scienza: “Ci apprestiamo a incontrare una avversario forte, solido, organizzato, con una grande autostima e in gran salute. L'Avellino ha due giocatori per ogni ruolo di altissimo livello. Dobbiamo lavorare bene e avere fortuna perché l'Avellino, insieme alla Ternana, è la squadra più forte del campionato”.

Tra infortuni, squalifiche e Covid, i gabbiano dovranno dimostrarsi più forti delle difficoltà: “Innanzitutto ci tengo a precisare che non siamo "piangina". Non cerchiamo alibi. Ho letto cose e saputo cose dette su di noi, anche rispetto all'andata, che non mi hanno fatto piacere. Daremo battaglia anche se siamo ridotti all'osso. Mancheranno dodici calciatori, ma non saremo una vittima sacrificale. Unidici titolari li abbiamo. Nessuno sportivo impegnato in una competizione la affronta con rassegnazione rispetto all'esito finale. Ce la giocheremo, con l'emergenza e la vicissitudini, premesso che sarebbe dura anche se fossimo a ranghi completi. A livello tattico abbiamo studiato tanti accorgimenti. Siamo pronti a disinnescare tutto il potenziale dell'Avellino, ma hanno grandi possibilità e armi da sfruttare. Dobbiamo riuscire a continuare la serie positiva (quattro risultati utili consecutivi, ndr). Ho fiducia, nonostante tutte le problematiche, per cause di forza maggiore, con cui stiamo facendo i conti”.

La sfida nella sfida tra l'ex Fella e Starita: “Fella è un calciatore particolare con un potenziale aerobico difficile da trovare in altri attaccanti. Ruba palloni, è sempre messo bene per farti uscire, e lo scorso hanno ha avuto una grande vena realizzativa. Starita ha una mentalità da mediano, per la sua attitudine a correre senza risparmiarsi. Domenica scorsa è entrato e ci ha risolto la gara nonostante fosse stato accantonato per qualche partita. Ci tengo a sottolineare il suo atteggiamento. Sono due giocatori fortissimi, sarebbe stato bello averli insieme, ma Fella ha fatto una scelta che va rispettata perché l'Avellino è una grande squadra, inutile girarci intorno”.

Tra le assenze pesanti quelle di Paolucci, squalificato per due giornate: “A Viterbo lo abbiamo perso per una ingenuità che non tollero. Gli abbiamo tirato le orecchie, con la società. Un conto è essere in diffida ed essere ammoniti per un fallo di gioco, un conto farsi espellere così, per proteste. I calciatori devono tenere la bocca chiusa. La sua assenza è pesante ed era evitabile”.