Avellino, riecco Laezza. Braglia: "Il mio futuro? Vedremo..."

Domenica la sfida con la Virtus Francavilla: "Pesa di più di quelle con Ternana e Bari"

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Avellino.  

Voltare pagina. L'Avellino mette nel mirino la Virtus Francavilla, di scena domenica, alle 15, al “Partenio-Lombardi”, per cancellare il 3-1 rimediato a Catania domenica scorsa e difendere il secondo posto dal tentativo di rimonta del Catanzaro, che sbancando il “Lamberti” di Cava de' Tirreni, nel recupero della trentunesima giornata del girone C di Serie C, ha scavalcato il Bari al terzo posto in classifica portandosi a -6 dai biancoverdi.

Piero Braglia indica la strada all'antivigilia del match: “Sappiamo che la Virtus Francavilla è una buona squadra, non faremo l'errore di sottovalutarli. Dobbiamo fare una partita attenta e giocare con determinazione. Il Catanzaro è lì a insidiarci come il Bari, ma il punto principale è che siamo stati bravi a diventare artefici del nostro destino: facendo il nostro possiamo fregarcene dei loro risultati. Siamo in un momento non facile per alcuni acciacchi, a causa del Covid, di nuovo, e altre difficoltà di cui, però, non frega ovviamente, di nuovo, a nessuno. Al di là degli avversari sta a noi ritornare a certi livelli e recuperare la freschezza mentale. Abbiamo i mezzi per poterlo fare, ci dobbiamo solo preparare bene e pensare meno a quello che deve essere e, piuttosto, a quello che sarà fatto. Dobbiamo recuperare bene tutti a livello di testa. A 6 partite dalla fine del campionato è più importante stare bene di testa che fisicamente. La partita con il Francavilla è più importante di quelle con Ternana e Bari, che seguiranno. Strascichi dopo il k.o. a Catania? Nulla di più di una sana incazzatura che si è tradotta in un silenzio per tutto il viaggio di ritorno. Già all'arrivo era, però, tornato tutto alla normalità”.

Capitolo Covid. Si va verso il forfait di Carriero e De Francesco: “Su Carriero e De Francesco non so rispondere perché non è un campo mio. Queste sono cose di cui dovrebbero parlare il dottore e la società, che mi informeranno nelle prossime ore”.

Ormai solo da formalizzare lo slittamento della fine del campionato, causa rinvii crescenti a causa della terza ondata della pandemia che non sta risparmiando il club di Serie C: “Purtroppo non è stato e non sarà un campionato normale. Non è normale giocare senza tifosi, non è normale giocare ogni 3 giorni, non è normale fare così tanti turni infrasettimanali e tamponi tutti i giorni. Aspettiamo il Consiglio Direttivo sperando che basti una settimana di ritardo programmato per concludere la stagione regolare, anche il rischio è che i playoff, poi, inizino immediatamente per recuperare tempo".

Rizzo e Adamo potrebbero giocare in contemporanea con l'esclusione di Tito dall'undici iniziale: “Hanno fatto bene, Adamo con il Potenza e Rizzo il secondo tempo a Catania. Entrambi hanno giocato tante partite, a dimostrazione che abbiamo una rosa con elementi importanti e che tutti sono importanti”.

Dopo sei mesi dal suo infortunio, come anticipato da Ottopagine.it, riecco capitan Laezza: “Giuliano sarà convocato per iniziare a stare con noi, non sarà utilizzabile, ma è giusto che inizi a stare con noi. In settimana inizierà a essere coinvolto in qualche partitella. Per me è un riferimento importante dello spogliatoio, ci tiene a questi colori, è un ragazzo per bene e voglio fargli respirare l'aria del campo. Errico? Sta lavorando con il nostro riatletitzzatore, sta facendo anche doppie sedute per recuperare energie, così come altri elementi di cui non potete sapere in virtù delle porte chiuse”.

Braglia ha più volte espresso la propria filosofia di non accettare più di un anno di contratto per avere la libertà e lasciare la libertà ai club di scegliere del suo futuro, in base al feeling che si può o meno instaurare con la piazza e ai risultati ottenuti sul campo: “Il mio futuro? A me non interessa molto, sono tanti i discorsi che, nel caso, dovremo affrontare. A me, al momento, non interessa il discorso rinnovo, trovo anche fuori posto e fuori tempo parlarne ora. Quello del rinnovo del contratto, per me, in carriera, non è mai stato un problema e non inizierò di certo a farmelo ad Avellino. A fine campionato ne parleremo. Se saremo contenti tutti e due, soprattutto la società, che mi a quel punto mi chiemerà, si continua insieme. Altrimenti, ognuno per la sua strada”.

In difesa, certo e preventivato l'utilizzo di Rocchi al posto dello squalificato Luigi Silvestri. Dossena potrebbe scalzare Miceli. Spazio anche a un commento sulla costruzione dal basso sempre più in voga e oggetto di dibattito nel calcio contemporaneo: “Se si va a scimmiottare la Serie A, si sbaglia. Io non obbligo i miei a fare costruzione dal basso quando è una partita in fase tranquilla, ma se vedo che i ragazzi vanno in difficoltà su queste idee è meglio non rischiare. I campi della C, inoltre, non permettono spesso di poter giocare palla a terra senza problemi”.

In attacco, Maniero titolare. Con Bernardotto fuori per il Covid, Santaniello sarà preferito a Fella che “è un ragazzo particolare, è uno che non vive bene questo turnover che faccio. Tra i 4 è quello che lo soffre di più, almeno dall'espressione del viso che fa. Peppe deve capire che non c'è solo lui nella squadra, ma che ci sono anche altri compagni bravi come lui e che si impegnano come lui. Sono contento del suo contributo come quello degli altri. Spero che Bernardotto, che stava facendo bene, possa rientrare al più presto (domenica il tampone di controllo, ndr). Chi giocherà domenica con Maniero? Chi ha fatto meglio a Catania”.