Caso Avellino - Bari, ecco cosa rischia l'Avellino

Proseguono le indagini sull'eventuale violazione del numero massimo di presenti allo stadio

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Avellino.  

La Procura Federale della FIGC continua a indagare in merito alle eventuali violazioni relative all’applicazione del protocollo “gare di calcio professionistico in modalità porte chiuse” nel corso di Avellino – Bari dello scorso sabato. L’inchiesta è stata aperta per accertare se siano state rispettate le disposizioni, in materia di prevenzione anti Covid, dettate dalla Federazione d’intesa con il Ministero della Salute. Per lo stesso motivo, in Serie B, sono al vaglio anche immagini e foto di Reggina - Vicenza. Il supplemento di indagini fa seguito allo scrupoloso controllo della lista degli accrediti e delle distinte dei due “gruppi squadra”. A margine dell'invio della relazione, sarebbero stati richiesti ulteriori accertamenti sugli ingressi in Tribuna Montevergine. Dagli elenchi ufficiali forniti dai delegati al servizio della società biancoverde risulterebbero 250 persone accreditate - 5 in meno rispetto a quanto consentito Lega Pro - andando a sommare 74 tesserati, tra calciatori titolari, riserve, match analyst e personale in panchina; 4 ufficiali di gara; 6 raccattapalle; 4 rappresentanti della procura federale e antidoping; 8 forze dell’ordine; 3 stewart; 35 addetti ai servizi; 55 tra giornalisti, fotografi e tecnici; 8 dirigenti della delegazione ospitante e 4 di quella ospitata. A questi la società irpina avrebbe aggiunto una quota riservata ad alcuni sponsor. Sotto la lente d'ingrandimento, dunque, alcuni presunti ingressi extra che sarebbero in via di identificazione attraverso immagini e foto, in particolare in Tribuna Montevergine Laterale, chiusa al pubblico. L’Avellino potrebbe essere, al massimo, deferito e multato.