Da migliore esclusa all'1-0, la Scandone si riscopre squadra

È già vigilia di Gara 2, la pressione resta su Milano. Alla Scandone tocca continuare a divertirsi

Avellino.  

Appena quindici giorni fa, con lo stop casalingo subito contro l'Happy Casa Brindisi, la Sidigas Avellino sembrava destinata alla chiusura stagionale. Legata alla vittoria sul parquet di Pistoia e ai risultati dagli altri campi: un incastro non semplice e con la stessa prova in terra toscana da punto interrogativo alla vigilia dell'ultimo atto per le difficoltà fisiche e i rebus tattici di un roster che appariva fermo al palo, bloccato dalla pressione di fallire sul piano tecnico. Poi, dopo un primo tempo sottotono al PalaCarrara - quasi con un schiocco di dita - ecco la reazione, favorita dal margine garantito anche dagli altri punteggi che aprivano la strada alla speranza di tornare tra le prime otto del campionato. La Sidigas vince a Pistoia e si ritrova, da ottava, ai playoff e, ieri, la stessa squadra che, dalla Coppa Italia in poi, aveva firmato una striscia negativa (otto sconfitte in dodici gare) trova la forza per vincere al Mediolanum Forum stendendo la corazzata, l'Armani Milano, prima della classe, strappando il fattore campo e con la spinta di almeno 400 tifosi.

Lupi per l'1-0 nei quarti Scudetto e che mettono spalle al muro l'Olimpia, costretta al successo domani sera, ancora al Forum, per pareggiare la serie e non raggiungere il PalaDelMauro di Avellino con l'acqua definitivamente alla gola. È la magia dei playoff e anche il fantastico gioco della "pressione", della capacità di tener botta nel momento complicato. I dubbi sull'assenza di Mike James e Nemanja Nedovic si sono trasformati in una parabola negativa - almeno in Gara 1 - per l'Armani. La rosa dei campioni d'Italia in carica resta profonda al di là della qualità eccelsa dei due giocatori infortunati e che erano centrali nell'idea dello staff tecnico meneghino. Come d'incanto, i problemi fisici - che restano in casa Scandone - sono finti nel dimenticaio per una notte grazie alla volontà di squadra di scrivere una pagina bellissima nel libro di storia della pallacanestro avellinese. 

Il tap-in in schiacciata di Ike Udanoh sull'errore al tiro di Keifer Sykes, vero motore della Sidigas, resterà a lungo nella testa e nel cuore dei tanti tifosi irpini, presenti ad Assago, ma non solo. Il rimbalzo difensivo, poi offensivo con tripla annessa di Luca Campogrande, la decisione di Ojars SIlins con spazio per il tiro dalla lunga distanza, il ritorno ad alti standard di Ariel Filloy nel momento clou, la disponibilità al sacrificio di Patric Young, tornato a disposizione più volte quando sembrava impossibile. Senza dimenticare le assenze di Demetris Nichols e Caleb Green, che potrebbero rientrare nelle rotazioni durante la serie. Ad un tratto, Avellino si riscopre squadra e mette paura a Milano, definitata angosciata dal suo tecnico, Simone Pianigiani

Eppure coach Massimo Maffezzoli sa bene quanto l'Armani proverà - domani sera, alle 20.30 - a partire con il piede sull'acceleratore, sin dalla palla a due. Forse in Gara 2, più che in Gara 1, l'A|X tenterà di caricare all'angolo la Sidigas che dovrà controllare il primo "round" uscendo compatta e di testa, più che di cuore, già messo in mostra nei primi 40 minuti nella serie, lasciando la pressione a chi è big d'Europa e che non può fallire in Italia.

Foto: pagina ufficiale Facebook Sidigas Scandone Avellino